VORREI ESSERE REALMENTE AMICO DELLA MIA SOLITUDINE


Forse è la solitudine la mia migliore amica. Mi fa scrivere, mi fa pensare. Mi fa ricordare di essere chi sono. E' difficile... tutto è difficile. Fame atavica e pensieri distratti. Tante sono le cose poco chiare... una confusione enorme, un copione da adattare, lettere che necessitano di una risposta vera e non di poche parole inutili.
E più rincorro gli altri, più sono da solo. Più aspetto gli altri e più non bussa nessuno alla porta di un sentimento che non è amore, non è amicizia. E' semplicemente un sentimento di irrefrenabili voglie, di parole che non hanno bisogno di significato, di passione che travolge e che può spaventare.
Camminando per le strade affollate della mia città, con fari che mi indicano la strada sbagliata, con parole urlate che non vorrei sentire, con mille umori e tanti rumori, cerco di muovermi con agilità. Ma fatico... e questa fatica mi fa trattenere il respiro, mi bagna gli occhi e mi condanna lentamente ad un momento che vive la mia anima. Anima sempre più tormentata, folle. Ormai abituata alla tempesta, agli insulti, alla poca cultura e a quelle cose figlie di altre cose e di altre cose ancora... Quanti simboli inutili affollano l'esistenza. Quanta poca fede c'è in un giorno di pioggia, magari d'autunno. Quanto ci manca la poesia... quanto ci manca l'essere naturali... quanto ci manca essere realmente da soli in un mondo di amici, che giocano a fare i nemici e ci riescono bene... vincono sempre loro!

 

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