FANTASIA SORRENTINA

Povero zoccolaio sconsolato
che ci ritorni a fare giù al mercato ?!
se queste villanelle ridono a crepapelle
delle tue vecchie rustiche pianelle.
Ah, non portan più gli zoccoletti sorrentini
ma vanno quaggiù coi silenziosi mocassini,
e la canzone antica del tic tic tà
s'è spenta sui gradini dei cortili sorrentini.

Non intagliar più legna naccheraio,
nacchere non ne vendi, neanche un paio,
il mondo s'è cambiato
s'è tanto ammaliziato,
che si vergogna quasi del passato.
Ah, non suonan più le castagnette sorrentine,
non crepitan più così festose e chiacchierine,
niente più tarantella si danzaneran
oltre i gelsomini dei giardini sorrentini.

Povero pescatore abbandonato
anche la tua brunetta t'ha lasciato,
ma non ti disperar
tu che vuoi bene al mar
sai che quello non può mai cambiare.
Ah, non portan più gli zoccoletti sorrentini,
ma dal mare blu sui rossi e bianchi corallini
cantano le sirene e nei tramonti d'or
giocano coi delfini tra gli scogli sorrentini.
Addio addio bei tempi sorrentini.

 

 

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