In giro... tutto benissimo!

 

Il telegiornale comunica agli italiani, che in molte scuole, le lezioni sono cominciate regolarmente. Benissimo.
Il telegiornale comunica agli italiani, che nonostante tante difficoltà, e cambiamenti dovuti a vari fattori, dalla politica (ministro della pubblica istruzione) alla crescita di "stranieri" nel nostro paese, le porte della scuola sono aperte dalla seconda settimana di settembre. Benissimo.
Il telegiornale comunica agli italiani, che le mamme dei bambini delle scuole elementari, si lamentano per le cartelle troppo pesanti, che possono provocare dolori, problemi per ossa e muscoli, se non addirittura malformazioni, e danno consigli su come alleggerire il peso. Quei soliti consigli come: dividere i libri con il compagno di banco e portare a scuola solo ciò che veramente occorre, lasciando a casa tutto l'inutile, quello "in più", quello di cui se ne può fare a meno. Benissimo.
Ma dico io, ogni anno sempre le stesse notizie? Nei servizi che ci regala la televisione, vediamo sempre operatori scolastici con il sorriso stampato sulle labbra e sempre pronti a suonare la campanella spaccando il secondo, ragazzi che aspettano fuori dai cancelli e parlano come se non ci fosse nessuna telecamera ad inquadrarli (alla faccia dei reality show), professori che vengono intervistati e dicono che quest'anno ci saranno più difficoltà da affrontare rispetto all'anno scorso. Ma non si può! Per carità cristiana! E' possibile che si debba muovere un programma d'intrattenimento come "Striscia la notizia" per far rendere conto di come sono realmente le scuole in Italia? Istituti che per mancanza di spazi sono divisi in quattro o cinque plessi! Stressanti doppi turni! Professori non tutti all'altezza di occupare la cattedra! Alunni che vengono promossi e non conoscono la differenza tra la congiuntivite e il congiuntivo! Pensano che sia roba medica! Anche io sbaglio i congiuntivi, di solito quando sono nervoso! E c'è sempre qualche antipatico che mi corregge... però, quando frequentavo la scuola media superiore, prima di scrivere un verbo, ci pensavo cinque o sei volte, cercavo di collocarlo nel punto giusto della frase, analizzando il modo e il tempo! E lo faccio ancora adesso, ma solitamente quando scrivo gli articoli, non ci faccio caso se sbaglio o meno, non rileggo neppure ciò che scrivo. Se c'è qualche anima buona che lo fa per me, bene, altrimenti, se rileggessi quanto scritto, finirei col buttare tutto nella spazzatura; oppure, se sto scrivendo con la tastiera al computer, non mi ci vuole tanto per selezionare tutto con il mouse e poi cliccare su "elimina". Una volta l'ho fatto con un copione quasi terminato, con una poesia di tantissime quartine, forse saranno stati un centosessanta versi...
Tornando alla "scuola", penso comunque che non stiamo sfiorando la crisi, ma la viviamo nel pieno. Gli alunni sono demotivati, e forse la colpa, non è da attribuire solo a loro. I professori, continuano comunque, a fare il loro mestiere. Ci sono alcuni, che giustamente, credono tantissimo nel loro lavoro, e difendono oltre che la categoria, anche la materia d'insegnamento e la scuola in generale. Mi sta bene! Se tante categorie di lavoratori in passato avessero difeso la propria professione, oggi ci sarebbero meno disoccupati. Bisognava andare contro il progresso? Forse! Penso sempre, che il progresso altro non ha fatto che accelerare i tempi di un lavoro, anche se, ha fatto perdere la speranza a tanti lavoratori. E non è vero che oggi non si lavora perchè i giovani non hanno voglia di lavorare... E pensare, che prima lo dicevano solo quelli di destra, oggi lo dicono anche quelli di sinistra.
La scuola oggi "manda avanti", però è anche vero, che su cento che ne partono, tre, o al massimo quattro, arrivano! E di questo ne parlavo proprio con alcune persone qualche giorno fa...
Secondo alcuni dati, i disoccupati in Italia sono in diminuzione! O se sò suicidati, o sò emigrati, oppure hanno trovato un lavoro part time, dove con quattro ore al giorno, e con uno stipendio di seicento euro al mese, devono mantenè: mogli, figli e suocera!
E poi aumenta il pane, aumenta la pasta, aumenta il prosciutto. E per non fare accorgere a nessuno di questo, vengono create operazioni commerciali, che sembrano venire a tendere le braccia al povero consumatore.
Il mio, è il grido di una persona in difficoltà economiche? Vi dico, che in casa mia, il piatto a tavola si mette ogni giorno, i vestiti addosso ce l'ho, un lavoro stabile lo cercano tutti coloro che non ce l'hanno, un momento di pace lo cerca chi vive ogni giorno con forza di vivere! Ci sono persone con tre stipendi al mese che si lamentano... nun me posso lamentà pur'io? Tanto oggi, lamentarsi fa chic! Te tolgono pure il gusto di un "vaff", e magari se ti ribelli, passi per comunista, se taci per fascista! Ih ih...
In giro... insomma va tutto... Ma si, benissimo...
Buongiorno Italia, buongiorno Maria, con gli occhi pieni di malinconia...

 

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