Tanti Auguri Pamabù!

Oggi il 21 luglio 2010, il mio sito, Pamabù compie sette anni.
Sono cambiate molte cose da quel 2003. Sono cambiate anche alcune persone, altre sono sparite. Da Pamabù (e non intendo solo il sito) ho ricevuto molto, tanto. Mi ha insegnato molte cose. Pamabù non è solamente un sito ma è un percorso, come dico sempre... è un pianeta a parte. Per capirlo bisogna vivere di sentimenti, d'amore, di poesia, di arte. Bisogna bagnarsi nel mare della conoscenza, allontanarsi dalla superficialità, dal conformista, dall'omologazione. Pamabù sceglie Pasolini e abbandona i reality show. Pamabù propone poesie e non sa che significa "gossip". Pamabù pensa a parlare di teatro, di cinema, di letteratura. Pamabù ha il coraggio, la forza e la libertà di parlare di Neruda. Pamabù ha il coraggio di esporre in copertina i grandi del panorama artistico mondiale. Pamabù ha dato fiducia a Ottavio Buonomo. Paolo Driussi ha dato una mano ad Ottavio Buonomo. Sia Paolo Driussi che Ottavio Buonomo hanno coltivato Pamabù come se fosse una piantina. I frutti sono buoni, maturi, succosi. Pamabù, attualmente, è soprattutto un "libro" in continua scrittura, dedicato al sottoscritto, con interventi del sottoscritto, con pensieri del sottoscritto, che lavora con un gruppo di validi collaboratori.

Quando nacque Pamabù, nel 2003, il mondo Internet era diverso. Facebook non esisteva. You Tube era all'alba. Msn lo utilizzavano pochi di loro. I bambini non stavano ore davanti al computer, al massimo passavano le giornate con un videogioco in mano, ma di "chattare" non se ne parlava. O meglio, non era come ora. Poi a tutti è scattata la "febbre" della "propria pagina". Tutti protagonisti. Tutti amanti dell'individualismo. Ed anche chi non ha niente da dire, ha detto. Chi non aveva niente da mostrare, ha mostrato.
Ci sono persone che con una sola tela e mezzo pennello hanno allestito mosttre. Persone che non conoscevano il senso della "chiave di violino" ed hanno scritto opere liriche e li senti discutere di pentagrammi, di gruppi di musica alternativa che vengono da un'isola sperduta... persone che sanno tutto di cinema, salvo poi conoscere gli ultimi film di Federico Moccia, e ignorare totalmente l'esistenza di un Fellini, di un Bolognini, di Risi, di un De Sica, di Ettore Scola o Mario Monicelli... cosa dobbiamo fare? Niente!

Oggi, tutti devono dire la loro... e la dicono. Il fatto è che tutti dicono quello che vogliono. Prima a "quel paese" ti mandavano in privato, oggi no... oggi tutti devono sapere. Tutti devono poi confortarti dopo una violenta "presa". Anche se in realtà, non frega a nessuno. Cosa? Niente... Fai conto che... Che hai detto? Boh... e dai?! Proseguiamo!

Lo "spazio comune" come un forum, attualmente, interessa e poco. Ed infatti, negli ultimi anni mi sono accorto, con mio sommo piacere, che i visitatori hanno sempre più trovato qualcosa di interessante tra le pagine del sito (in cui si parla di teatro, poesia, cinema, buona televisione, ecc.), abbandonando quasi del tutto lo spazio pubblico per esprimere la propria opionione, che tanto caramente Bravenet concede.
Del resto se un attore come Buonomo ha un sito internet (con forum annesso, salvo poi non scrivere neanche il "padrone di casa"), se uno che crea gif animate ha un sito, se un altro che ha la passione per le foto ha un sito... pecchè 'o sito nun me l'aggia fà pur'ì?!
... Ed ecco che molti forum, anche di siti che contano migliaia e migliaia di visitatori, a meno che non svolgono assistenza tecnica, hanno "perso" utenza. A beneficio dei social network, delle chat, dei blog.

I giornali si leggono di meno. Per giornali intendo i quotidiani. I settimanali invece, per fortuna si vendono ancora... la gente ha bisogno di sapere che una tipa che l'anno scorso ha fatto una mezza cosa in televisione ha lasciato per sempre il suo grande amore che aveva appena cinquant'anni di più. L'età non fa la differenza, ma il portafoglio si! Eh, miei cari... le conosciamo bene... ai tempi di guerra era lecito e faceva scandalo... oggi è normale, è permesso, non fa più niente a nessuno. Il mestiere diventato arte! Del resto, sempre di "intrattenimento" si parla...

Tutto questo per dirvi cosa? Niente... sono contento che Pamabù, nonostante tutto, vada avanti e vi porti sempre novità belle fresche, spunti interessanti, che le coloratissime copertine sono attese da tutti, che le news su questo o quello spettacolo non mancano mai. Le visite "mi" e "ci" danno ragione... del resto, vedendo le pagine più visitate e le chiavi di ricerca più cliccate, sono veramente contento... e tutto sommato, non mi spiace che i forum di molti siti, per mezzo di social network tipo Facebook vegano quasi abbandonati... anche perchè molte volte, i link di provenienza, vengono proprio da lì... e quindi Facebook serve ad unire. Prendiala così... avrebbe detto Lucio Battisti... e prendiamola così...

Siamo tutti in una grande rete... la qualità però premia sempre, e quando alla base, i contenuti sono buoni, interessanti, durano... durano tanto, anche perchè vanno oltre il "mondo internet".
Del resto, in Pamabù si parla di teatro, ma il teatro lo faccio veramente, lo vivo... e seppure un giorno dovesse crollare il mondo dell'informatica, io, sul palcoscenico continuerò a recitare... bastano quattro tavole, una tenda e tre sedie per far sedere il pubblico.
In internet invece, siamo molto limitati e schiavi dei fili... come marionette... a me però, piace essere una marionetta disarticolata, senza fili... e godermi la mia libertà di persona, di attore, e qualche volta di webmaster e di facebookiano, ma senza andare in ansia però... tutto sommato a me... me piace 'o Facebook!

 

 

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