LA MIA VITA SOPPRESSA (1999 - 2000)

Ho nel cuore la voglia di dirle che l'amo
ma ho paura di un violento rifiuto.

Così passi, vita mia, allo sbocciare della fanciullezza,
te ne vai zitta e taciturna senza che me n'accorga.

Nel mio cuore ho più amore di quanto pensi,
tu, conoscendo la mia faccia, non te ne curi:
il mio volto dev'essere allegro per piacere agl'altri,
i cuori romantici vanno sprecati.

Tu, vita mia dai il sentimento della gioia
e io godo nel vedere gli altri felici,
l'unica goduria che mi sta uccidendo.

Sono io diventato l'ombra degli alti muri
al sorgere d'un dolce sole
che picchia contro il tufo scolorato
e io me ne sto zitto, a guardarlo,
nascondendomi ancora, e poi ancora
nel mio pensiero immutabile.

Camminando, cambio strada,
per non vedere i miei simili.

coloro che non accettano le mie idee
mi guardano come fossi un cane rognoso,
da tenere lontano
per non contagiare tutti con la mia gioia
di Vivere
e con il mio immenso
Amore.

Serio, me ne sto alla finestra,
pensando a coloro che di questi momenti
hanno scritto prose e versi.
Io, invece, guardo verso l'alto
e il mio cuore piange per la felicità.

Ma quale gioie possono prendere la mia vita?

Sono gioie passeggere... forse,
che si perdono nella notte,
quando sono solo al centro d'una buia stanza.

Vorrei gridare al mondo intero che esisto anch'io,
non sono un essere minore
perchè ho un cuore dolce.

Non pretendo, non voglio aiuto,
mi sento perso, ma forse
non voglio che qualcuno mi venga a cercare.

 

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