POMPEI

 TESTI DI OTTAVIO BUONOMO

 

Mercoledì 18 aprile 2007: destinazione Pompei, uno dei siti più famosi del mondo, la città distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 D.C.!

 

Scavi di Pompei

 

Da Napoli a Pompei ci spostiamo con la circumvesuviana, la stessa linea porta anche a Sorrento (che abbiamo visto due giorni prima). Dalla stazione della circumvesuviana all’entrata principale dei famosissimi scavi di Pompei ci siamo arrivati camminando (quasi due chilometri sotto il sole, intervallati da una pausa-gelato). Poco prima delle undici abbiamo fatto i biglietti per entrare nella “città distrutta dalla lava del Vesuvio”. Per parlarvi di ciò che Paolo ed io abbiamo visto negli scavi di Pompei ci vorrebbe un esperto… noi ci siamo lanciati nell’avventura!

 

Una bottega di Via dell'Abbondanza negli Scavi di Pompei

 

Abbiamo scattato molte fotografie in Via dell’Abbondanza. Paolo ha ricordato il viaggio di nozze di sua sorella Milvia, dicendomi “Ti ricordi qual’era la via dove mia sorella si fece scattare una foto? Ecco, mi piacerebbe vedere quella zona”. Ci siamo riusciti… gli scavi di Pompei sono sempre quelli, anche dopo cinquant’anni, anche se non è sempre facile individuare un punto guardando solo una fotografia, a meno che non si tratti del Tempio di Apollo (che abbiamo visitato) o della Casa dei Vetti.

 

Paolo negli scavi di Pompei

 

Camminando siamo arrivati al Tempio di Apollo, dove abbiamo scattato altre fotografie, e dove, dopo quasi due ore di cammino su quelle strade antiche (dove ci passavano anche i carretti trainati da forti cavalli) ci siamo riposati. Paolo ha posato con Apollo… la stanchezza cominciava a farsi sentire. Paolo mi ripeteva sempre “Queste giornate sono proprio piene, io a Udine non ho questi ritmi di vita, mi stai facendo camminare moltissimo” e io dicevo “Embè? Che fa? Fa bene camminare”. Paolo mi sorrideva.

 

Suggestiva immagine degli scavi di Pompeiu

 

Dopo l’una e mezza siamo usciti dagli scavi per il pranzo: abbiamo mangiato spaghetti al filetto di pomodoro ed una caprese. Un caffè… e poi con un pullmanino ci siamo diretti verso il famoso Santuario.

 

Antico forno negli scavi di Pompei

 

Il santuario sotto i raggi del sole sembrava ancora più bello e più grande. Piazza Bartolo Longo era affollatissima di scolaresche, fidanzatini, signore che prendevano un caffè.

 

Ottavio e Paolo negli scavi di Pompei

 

Nella strada adiacente invece bancarelle che vendevano di tutto, dai busti di Totò in pietra lavica ad immagini della Madonna di Pompei da appendere ai muri, da collezioni di cartoline a libricini con la storia di Pompei, da quei piattoni che si mettono alle pareti oppure si utilizzano come soprammobili a quei gadget come accendini, posacenere e panni da cucina con su le immagini del Santuario.

 

Paolo al Tempio di Apollo

 

Siamo entrati nel Santuario, l’abbiamo visitato, poi dopo uscendo ci siamo diretti verso la fermata del pullmanino che ci avrebbe riportato alla stazione della circumvesuviana. Poco prima delle diciotto eravamo a Napoli, Piazza Garibaldi.

 

Il Santuario di Pompei

 

 

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