I testi sono di Paolo Driussi e di Ottavio Buonomo. Per risalire all'autore i testi si differenziano dal colore, lo scritto di Paolo è in giallo, lo scritto di Ottavio è in bianco.

 

In Italia ci sono artisti che contano milioni di fans in tutto il mondo, da Adriano Celentano a Claudio Villa, da Lucio Battisti a Fabrizio De Andrè, da Rita Pavone a Massimo Ranieri, da Renato Zero a Claudio Baglioni ... ma sopratutto Mina può vantare tanti appassionati, che specialmente in Italia, spesso organizzano serate, raduni e manifestazioni in suo onore. E' Mina la cantante più amata dagli italiani e la "Voce" per eccellenza. Qualcuno scrisse su un giornale tempo fa "Come lei, solo Frank Sinatra". Mina è la cantante che tocca note altissime, è quella donna che da anni si nasconde tra le sue varie residenze, è la donna che è stata tante volte in copertina, è la donna di quasi 90 album, è la donna di noti spettacoli televisivi ... ma soprattutto è un punto di incontro. Infatti, spesso, che sia a Roma, a Milano, ad Aosta o recentemente anche a Modena, si organizza una festa sotto il nome di Mina. Come è accaduto domenica 13 febbraio 2005 a Milano : "Pizza Minosa" organizzata da Arnaldo Dabbene, fan e collezionista della Diva, alla quale hanno aderito una ventina di eterni amanti di valore giunti dalla Campania, dal Piemonte, dal Friuli e dalla stessa Lombardia. All'appello mancavano alcune persone prenotate come il fan casertano Gianni Matarazzo, impossibilitato per una sopraggiunta influenza. Il "barone" (come qualcuno lo ha definito) ci è mancato moltissimo.

 

Tavolata con i fans di Mina, da sinistra in senso orario: Enzo, Piera, Antonello, Edwige, Valentino, Domenico, Sandro, Danielino, Paolo e Luigi.

 

Tra i fans si è parlato anche di "Bula Bula", l'ultimo album di Mina. Il giorno dell'uscita, scrissi in merito quanto segue :

Vorrei scrivere una lettera a Mina. Sembra strano ma forse è l'unica donna che mi ha fatto piangere e non lo sa.
Oggi ascoltavo l'album, dalla seconda canzone in poi, ho cominciato a sentire uno strano freddo, forse era l'emozione di sentire "quella voce" o qualcosa che non mi aspettavo. Un brivido mi ha gelato le mani sulla sedia, e non mi sono alzato fino a quando non è finita la bellissima "Portati via", non so perchè, ma a fine canzone avrei abbracciato anche Axel, il nipote diciottenne di Mina, che nella canzone fa la sua breve partecipazione parlata.
Ascoltavo il disco e mi guardavo indietro. Vedevo un ragazzo allo specchio. Fragile, non sapeva identificare la sua paura, se poteva essere quella di un uomo che chiede qualcosa alla vita o quella di un bambino che comincia a scoprire la vita stessa. Non lo saprò mai, o forse lo saprò quando non mi commuoverò più ascoltando un disco di Mina.
Mi rendo conto di ciò che sto ascoltando, è un lavoro che va apprezzato per quello che è, per quello che vale e per quello che comunica. Mina continua a regalarci emozioni da anni.
"Fragile", si apre con la voce di Mina che sussurra il titolo, proprio ad indicare la difficoltà nella nostra società di essere fragili. Ogni parola come anche in "Portati via" è scandita, è chiara.
E' il ritmo che porta al pianto, al sorrisino provocato da un ricordo che poi si tramuta in una amara delusione, si tramuta in qualche cosa che forse alle quattro di oggi pomeriggio non c'era e poi stasera, dopo una telefonata, è tornato a vivere in me, e con me, sul mio viso, nella mia anima, nel mio sorriso, nelle mie parole e nelle opere in versi che non farò leggere più a nessuno. Le tengo per me come terrò per me le emozioni che questo disco mi provoca, e che la voce di Mina stessa riesce a suscitarmi.
A volte ho "odiato" (ma l'odio è un sentimento grande quanto l'amore) quella "voce" perchè mi ricordava tante cose, perchè è stata ruffiana di molte cose, è stata lei a farmi cambiare, forse mi ha accompagnato insieme con altre "voci", "fatti" e "persone" a quello che sono adesso. Passaggi che nono sono stati bruciati molto in fretta, anzi tanti hanno anche tardato a venire.
"Se" è una canzone stupenda, è bellissima. Chi critica l'arrangiamento vuol dire che forse non ha badato a tutto il resto. Non so perchè ma ogni volta che ascolto questa canzone, chiudo gli occhi e vorrei abbracciare qualche persona sincera, vorrei tenere tra le mani un reggiseno strappato in maniera comica, delle trecce, oppure il profumo che per tante notte mi ha fatto scordare il significato del sonno.
Mi piace moltissimo "20 parole", sembra quasi la colonna sonora di un film, si apre e si chiude come se fosse tale e come se la voce di Mina raccontasse qualcosa in un lampo di tempo. Brevissimo come è breve il tempo che passa tra una canzone e l'altra, tra una emozione e l'altra, tra un sorriso e un sospiro, tra un amore e una delusione, tra il pane e il coltello.
Amo la Mina che canta, che racconta, che ci apre il cuore, le braccia, che usa ciò che l'ha resa una diva : la sua meravigliosa voce.
Mina, donna che ne fa dell'ironia una delle grandi virtù che l'uomo dovrebbe possedere. E in "Bell'animalone" mette alla berlina un "certo tipo di uomini", forse tanto uguali tra di loro, forse così uguali che sembrano un ammasso di "animaloni".
La ciliegina sulla torta è "Fever", potrebbe essere una moda da lanciare un discoteca, ballare ora la dance e ora un lento, un "prendi e lascia" del ballo. Ora due corpi vicini che si abbracciano e ora che si scostano per darsi alla pazza gioia.
 

Piera Pasotto mostra il puzzle dell'album "OLIO" (1999)

 

La fan di Mina più conosciuta in Italia è senza dubbio Piera Pasotto, da alcuni ribattezzata la "Piera Nazionale". Nella sua casa ha praticamente un mini-museo che ripercorre la vita e la carriera di Mina, collezionista quindi non solo di dischi e dei film della Diva cremonese, ma anche di giornali, gadget, fotografie, manifesti, articoli, fanzine del Mina Fan's Clum di Loris & Remo sito in Aosta ... insomma se si vuole scoprire Mina basta essere ricevuti da Piera un pomeriggio come gli altri, per ammirare rarità e costosissimi pezzi da collezione, da LP Messicani ai singoli inglesi, dai dischi pubblicati in diverse edizioni fino ai cd, ai dvd, ai quadri, agli autografi, persino un cuscino del suo divano è caratterizzato dal volto di Mina.

La serata è trascorsa in maniera molto simpatica. Io ero seduto vicino a Piera ed Enzo, e di fronte a me avevo Hajiba e Paolo, anche se tenermi fermo su una sedia è molto difficile, non potevo stare lì e mangiare la mia pizza con prosciutto e rucola senza saltare di tanto in tanto su una sedia, mettermi a ballare il rock and roll, andare in giro per i tavoli chiedendo cosa ne pensassero i fans di Mina del suo nuovo lavoro discografico, non potevo fermarmi un attimo ... forse è il mio carattere o forse è il mio essere "timidamente egocentrico" (queste due parole fanno a pugni, eh lo so ...). Le mie valvole sono scoppiate e i miei capelli si son rizzati quando ho visto su un tavolo un omaggio fatto a Piera, era un cd di Elvis Presley, non potendo tacere ho fatto un grido di gioia e mi son messo a cantare tra i tavoli "Ready Teddy," That's all right" e "Rit it up". Intanto, mentre io portavo avanti questo ironico e assurdo teatrino con Piera, Paolo scambiava qualche parola con Danielino, Edwige scherzava con Valentino e Rita, e Hajiba parlava con sua sorella.

Conoscevo quasi tutti i fans, tranne Valentino, Domenico, Antonello ed Alessandro Marconetti anche se Alessandro lo conoscevo telefonicamente da tre anni, ed è proprio con Alessandro che ho avuto un discorso che porterò con me per sempre. Intanto in sottofondo si ascoltava Mina, ma si parlava tra di noi anche di altri artisti, si parlava della grande Rita Pavone e del recital che si apprestava a portare in scena per tutto il mondo partendo proprio da Milano. Paolo ha mostrato a tutti l'autografo di Rita Pavone, io ho cantato in coro con Piera "Alla mia età" e le nostre voci sovrastavano lo stereo del locale che mandava "Portati via", una delle canzoni contenute nell'ultimo album di Mina, dopo la ormai famosa "Vai e vai e vai", che attualmente risulta essere una delle canzoni più trasmesse in radio.

 

Ottavio e Alessandro Marconetti

 

L'orologio aveva ormai toccato le 23, e per alcuni si era fatto tardi. Intanto, nonostante la stanchezza, non ho pensato una volta di più per scatenarmi in "Blue suede shoes", ballando tra i tavoli del locale ... ad immortalarmi nel mio frenetico minishow ci ha pensato Hajiba scattando una fotografia sotto gli occhi divertiti di Piera.

 

Blue suede shoes

 

 

A fine serata ci siamo salutati tutti dandoci appuntamento al "Mina & Modena 2005", il grande raduno organizzato nella città emiliana da Luigi Senatore. La serata vedrà la partecipazioni di nomi dello spettacolo italiano tra giornalisti e cantanti. La serata è organizzata in collaborazione con il "Discoshop" (Settimo Torinese) di Renato Aggio. Tutti hanno esultato con un bellissimo "Si" quando ho gridato a squarciagola per quel Viale Lombardia "Oh ragazzi, come state vi voglio vedere tutti a Modena il 20 marzo!" ... e così Paolo, Arnaldo e io ce ne siamo scappati in taxi. Paolo e io siamo rientrati nel nostro albergo dalle parti della Stazione mentre Arnaldo tornava a casa, verso Porta Romana. La serata si è conclusa così ... con un "Viva Mina" e con un appuntamento in un futuro non tanto lontano ...

 

Ottavio in una fotografia del 14 febbraio 2005

 

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