'O vico d'è scugnizze
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'O VICO
D'E' SCUGNIZZE
Il 5 luglio 2012 al Teatro Italia di Acerra per il "mese della legalità", torna "'O vico d'è scugnizze", uno degli spettacoli più belli e più rappresentati di Ottavio Buonomo. Rispetto al debutto (2006 - 2007) il cast conta nuovi personaggi e nuovi attori. Gli unici che conservano la propria parte sono Ottavio (ancora Turillo), Chiara Di Nardo (Donna Amalia 'a pizzaiola), Carla Puzone (Donna Carmela), Costanza Tagliamonte (Donna Vicenza). Cristina Di Nardo che nel 2006 interpretava il ruolo di Donna Cuncetta, stavolta interpreta Margaret. Ottavio Buonomo per questa edizione viene affiancato da quattro attori del Teatro Rostocco, tra cui Ferdinando Smaldone che interpreta Don Gennaro 'o prufessore. Nuovi personaggi sono Don Nicola interpretato da Salvatore Esposito e Pasqualino, interpretato da Antonio Affinito. Stessa scenografia della prima edizione. La regia è di Ottavio Buonomo. |
La locandina ufficiale de "'O vico d'è scugnizze" (edizione 2012) |
INFORMAZIONI
OTTAVIO BUONOMO
in
'O VICO D'E' SCUGNIZZE
Atto unico di Ottavio Buonomo
ispirato all'arte e l'opera di Raffaele Viviani
con un omaggio a Salvatore Di Giacomo e melodie classiche napoletane, e ai
personaggi "storici" creati da grandi autori del Teatro Napoletano.
con
CHIARA DI NARDO (Donna Amalia 'a pizzaiola)
CARLA PUZONE (Donna Carmela)
NOEMI PIRONE (Donna Peppina)
COSTANZA TAGLIAMONTE (Donna Vicenza)
MONICA BARRETTA (Donna Concetta)
GUIDO BUSTO (Gaetano)
SALVATORE ESPOSITO (Don Nicola)
ANTONIO AFFINITO (Pasqualino)
CRISTINA DI NARDO (Margaret)
e con la partecipazione di
FERDINANDO SMALDONE (Don Gennaro 'o prufessore)
Scenografie
ALESSIO SEPE
Direzione tecnica e voce fuori campo
ANDREA DI NARDO
Direzione musicale
MARIA APRILE
Costumi
MIMMA ESPOSITO
Disegno di locandina e consulenza
PAOLO DRIUSSI
Regia di
OTTAVIO BUONOMO
Il comunicato stampa ufficiale:
Il 5 luglio 2012 al Teatro
Italia di Acerra torna “’O vico d’e’ scugnizze” di Ottavio Buonomo per
ORGANIZZARE LA SPERANZA – IL MESE DELLA LEGALITA’, una kermesse realizzata
con il patrocinio della provincia di Napoli, del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Nola e delle Università di Napoli SUN e Parthenope, in
collaborazione con le associazioni territoriali come Officina delle Idee,
Realtà Futura, Avvocati di Acerra, Nuova Generazione e Fondazione S.
Alfonso. La serata 5 luglio avrà come tema “Il coraggio” e vedrà la
partecipazione di Don Luigi Merola e i giudici Luigi Picardi e Angelica Di
Giovanni.
“’O vico d’e scugnizze” è un atto unico che si ispira, più come atmosfere e
come carattere dei personaggi protagonisti a “L’ultimo scugnizzo” di
Raffaele Viviani, ma qui a differenza dell’opera del grande attore, autore e
poeta del Teatro Napoletano di inizio Novecento, non c’è il finale tragico.
Quasi una farsa, la storia si risolve con il classico e sempre piacevole
lieto fine, ma comunque contiene messaggi diretti e profondi, percepibili da
un pubblico di tutte le età e pronto ad emozionarsi, a capire ma soprattutto
a divertirsi grazie ad un buon affiatamento del cast.
La storia è quella del giovane Gaetano, scugnizzo di un vicolo di Napoli
cresciuto “da solo” che alla vita di strada sceglie una vita da onesto
lavoratore. Ha ingravidato la sua fidanzata Filomena ed è pronto a sposarla.
Con buona pazienza e con una grande forza di volontà cerca di costruire un
avvenire per la nuova famiglia e anche di sdoganare l’etichetta di “figlio
di nessuno”.
Un giorno come gli altri, il determinato Gaetano (in napoletano “Aitano”)
lascia l’abitazione quasi all’alba promettendo di ritornare con una buona
notizia, ovvero una assunzione che possa garantire una stabilità economica a
lui, alla futura moglie e al figlio che aspetta da lei.
Nel vicolo tutti aspettano l’arrivo di Gaetano con la speranza che l’attesa
possa terminare con un momento di gioia e di festa per tutti e così sarà.
Gaetano è stato assunto come segretario presso l’ufficio di un noto avvocato
di Napoli. Il personaggio dell’avvocato di Viviani qui viene solo citato ma
viene presentato da Gaetano come un “principe del foro”, una persona di
cuore che unitamente a sua moglie ha deciso di dare la possibilità ad un
giovane scugnizzo di scegliere una buona strada, addirittura al servizio
della legalità.
Il vicolo è popolato da molte figure classiche del Teatro Napoletano come il
balbuziente cameriere Turillo (il personaggio si ispira sicuramente a
Tartaglia, maschera che sembra sia nata a Verona nel Seicento ma che quasi
subito ebbe successo nel Teatro Napoletano), soprattutto nelle commedie di
fine Ottocento) e la sua signora dura d’orecchio, o come la capera, una
lamentosa soubrette ed una coppia di pizzaioli litigiosi.
Non manca la “saggezza” del vicolo che si ritrova nella figura di Don
Gennaro ‘o prufessore, grande appassionato di poesia. E’ anche grazie a
questo personaggio che nell’atto unico viene presentato un omaggio a
Salvatore Di Giacomo con alcuni versi celebri.
In questa nuova edizione con un cast per metà nuovo si ascoltano due canzoni
e si assiste, per la prima volta, a diverse scene inedite, in cui compaiono
per la prima volta il parroco Don Filippo e la comica e allo stesso momento
poetica figura di Pasqualino, un giovanotto che si presenta spesso nel
vicolo con tic e manie, sempre in cerca del suo amico “Gaetano”.
In questo nuovo allestimento Ottavio Buonomo sarà ancora Turillo,
personaggio che negli anni ha sempre riscosso grande successo e ammirazione
di pubblico e critica. L’attore quest’anno oltre ad affiancare Enrico
Montesano in “Passeggiate romane” e “Buon compleanno” (due straordinarie
tournee) ha anche partecipato a due produzioni del Teatro Rostocco (“Lo
sfogo” e “La passione secondo noi”) e festeggiato i primi trenta titoli
teatrali con il grande varietà “Il Domatore”.
Accanto ad Ottavio troviamo esclusivamente attori e cantanti acerrani:
Ferdinando Smaldone, Costanza Tagliamonte, Salvatore Esposito, Carla Puzone,
Chiara Di Nardo, Noemi Pirone, Monica Barretta, Antonio Affinito, Cristina
Di Nardo e Guido Busto.