I capitoli di questa sezione:

TOTO', UNA VIA NEL MIO NOME
LA PRODUZIONE T-RE
REGALI E SORRISI

 

TOTO', UNA VIA NEL MIO NOME

Il 29 giugno 2013 Ottavio presenta l'album "Totò, una via nel mio nome", si tratta di un disco con alcune tra le più belle canzoni del principe Antonio De Curtis. Un progetto che molte volte Ottavio ha provato a realizzare, ma che arriva con tanti anni di esperienze e registrazioni in più. Un omaggio al "suo" Totò. Nel libretto interno Ottavio scrive "Sognavo un disco con le canzoni del mio mito già da molto tempo ed è arrivato il momento di realizzarlo. Fare la scaletta non è stato semplice, ci sono brani famosi, altri quasi sconosciuti, altri che "non si può non mettere". Ho deciso di includere quelli che volevo, a prescindere dalle versioni precedenti, dalla notorietà del brano, dalla bellezza, dalla musica, dal testo. Ho inserito le canzoni che mi sono sempre piaciute. Si può ascoltare "Filomè", forse la mia preferita. "Con te", il brano che il Principe portò al Festival di Sanremo nel 1954 è diventato uno swing. In "Maria Rosa" invece sono ospiti di Totò due grandi personaggi come Stanlio e Ollio, anzi sono loro che portano gli strumenti per suonare il brano. Spero di aver realizzato qualcosa di bello, un regalo per me e per tutti gli ammiratori del Principe Antonio De Curtis, non solo un grande attore comico, ma una persona straordinaria, un animo sensibile che ritroviamo nei testi delle sue bellissime poesie, nelle musiche delle sue canzoni... In questo album ho registrato anche "'A livella", la poesia più conosciuta e importante, studiata anche nelle scuole", un capolavoro che solo "l'umanissimo" Antonio poteva scrivere... Grazie Totò...". L'album è realizzato in collaborazione con la Ecolit S.R.L. Trasporti che con Ottavio ne cura la produzione.

L'album si apre con "Filomè", un brano lanciato dal grande Nino Taranto ed interpretato anche da Angela Luce. Una delle migliori interpretazioni che possiamo trovare nella discografia di Ottavio ed anche una delle canzoni che Ottavio eseguirà quasi in ogni spettacolo. Un brano divertente, una macchietta. L'album poi prosegue con una versione strumentale di "Malafemmena", suonata al pianoforte dal maestro Pietro Lanza Peluso che cura tutti gli arrangiamenti insieme con Ottavio. Abbiamo poi "La maruka di Totò", testo di Totò per la musica di Cesare Andrea Bixio, versione che rispetta l'originale interpretazione di Totò, inserita anche nel film "Totò le mokò" del 1949, uno dei film più divertenti del grande comico napoletano. "Con te" è il brano lanciato al Festival di Sanremo del 1954 e che negli anni è stata ripresa da tanti artisti. Poi abbiamo "Margherita", un brano che Totò scrisse e cantò nel 1941, per "L'allegro fantasma", il suo quarto film. E' un brano-nonsense che permette ad Ottavio di giocare con il pianoforte di Lanza Peluso e di offrire una versione teatrale e molto convincente, tutta da ridere. Poi è la volta di "Geppina Gepì", brano che Totò nel 1960 cantò in coppia con la straordinaria Anna Magnani nel film "Risate di gioia" di Mario Monicelli. Ottavio la canta in versione "tenorinale" (per dirla alla Totò), ed infatti sembra faccia il verso ai tenori, interpretando il brano come se fosse un pezzo di opera lirica. Il risultato è una versione originalissima e molto apprezzata dagli ascoltatori e dai fan del Principe. Poi abbiamo "Baciami" che Ottavio canta in duetto con Marianna Capasso, un brano scritto da Totò e lanciato dalla grande Mina in una puntata di "Studio Uno". Si prosegue con "Carmè Carmè", inserita anche nella colonna sonora del film "Un turco napoletano" (1953), tratto da una commedia di Eduardo Scarpetta e diretto da Mario Mattoli. Bellissimo l'arrangiamento per un brano che negli anni è stato interpretato da tanti artisti. "Me songo annammurato" invece è una samba lanciata da Giacomo Rondinella e che lo stesso Totò canta nel film "Dov'è la libertà" (1954) diretto da Roberto Rossellini. Poi è il momento di "Uocchie 'ca me parlate", uno dei momenti più belli dell'album, altra canzone lanciata da Giacomo Rondinella e accennata da Totò alla bella Franca Faldini in "Dov'è la libertà". Poi la divertente "Maria Rosa", lanciata da Claudio Villa. Ed ecco "Malafemmena", il capolavoro di Totò, lanciato da Mario Abbate e Giacomo Rondinella nel1951. La versione inserita nel disco è stata incisa nel 2009, presente anche in altri album di Ottavio ed è anche una delle più belle registrazioni. Della canzone sono stati tratti due film, di cui uno con Totò che è "Totò, Peppino e la malafemmena", con un cast straordinario di attori, in cui oltre ai due attori napoletano troviamo Dorian Gray, Teddy Reno e Nino Manfredi. Il brano scritto da Totò per sua moglie, negli anni è stato interpretato da tanti artisti ed inciso in varie lingue. A "Malafemmena", segue un'altra canzone famosissima, la divertente "Miss mia cara miss", lanciata da Totò nel 1958 nel film "Totò a Parigi" ed interpretata spesso dai comici e macchiettisti napoletani. Poi "'A livella", tra le migliori interpretazioni di Ottavio. Chiude l'album il brano inedito "Per il Principe", un brano strumentale scritto da Ottavio per il pianoforte di Pietro Lanza Peluso. Un capolavoro! Si può facilmente dire che "Totò, una via nel mio nome" è l'album più bello e interessante della discografia di Ottavio.

Il 5 luglio 2013 Ottavio è in scena a Napoli con il suo nuovo one man show, in cui oltre ai suoi monologhi (la maggior parte tratti da spettacoli già andati in scena) esegue molte canzoni del Principe Antonio De Curtis. Il 14 luglio invece a Casalnuovo di Napoli per la manifestazione "Estate con noi", fa una presentazione-spettacolo dell'album "Totò, una via nel mio nome" interpretando brani come "Filomè", "Carmè Carmè", "Miss mia cara miss" e "Me songo annammurato", più varie macchiette classiche napoletane.

Il 26 luglio 2013 insieme con Angelo Perotta e Giuseppe Gifuni è ospite a Napoli della manifestazione "Woman no Cry", condotta dall'attore e regista Lucio Ciotola. Ottavio propone con Perotta lo sketch de "Il Politico" e la canzone "Je so pazzo".

Il 27 e il 28 luglio 2013 debutta a Camigliano (Ce) lo spettacolo "Si chiude una porta si apre un portone" diretto da Angelo Perotta. Si tratta di sketch che omaggiano grandi attori napoletani come Eduardo De Filippo e Massimo Troisi (con gli sketch de "La smorfia" e alcune canzoni), unendo il tutto a sketch inediti di Angelo Perotta, canzoni classiche napoletane e varie esibizioni de "i pazzi", ovvero Ottavio Buonomo ed Angelo Perotta. Lo spettacolo viene replicato anche l'11 agosto 2013 ad Acerra per lo Street Music Festival, con la partecipazione di Giuseppe Gifuni e Maria Aprile. In ogni replica del divertente spettacolo si alternano attrici come Melania Pellino, Loredana Soreca e Laura Pagliara.

Il 23 agosto 2013 presso il Centro Commerciale "La Cartiera" di Pompei (Na) insieme con Angelo Perotta e la cantante e musicista Paola Cuomo propone lo spettacolo "La Musica nell'Arte", una serata di cabaret, macchiette classiche, sketch e canzoni. La produzione è dell'Associazione Culturale Cuomo.

Il 26 agosto 2013 è ospite a Brusciano (Na) per la "Festa dei Gigli - Percorsi d'arte", manifestazione organizzata dall'Associazione Vesuvius di Angelo Iannelli. Una serata con tanti ospiti tra cui l'attore e cantate napoletano Gigi Attrice. Ad Ottavio viene consegnato un premio per l'alto spessore artistico e l'infaticabile impegno a favore della cultura".

Il 30 agosto 2013 torna al Centro Commerciale "La Cartiera" di Pompei, ospite di "Sanremo Rock". Propone, a richiesta, le macchiette classiche napoletane, tra cui "Arrabbiati canaglia", "'A ciaccarella", "Il tramviere", "La manicurista", "Filomè" e "Carmè Carmè".

Nell'agosto 2013 Ottavio è anche in studio di registrazione per incidere nuovi brani, molti dei quali di Domenico Modugno che formeranno l'album "Un cilindro, un fiore e un frack", poi mai pubblicato ufficialmente e circolato in pochissime copie. Tra i brani interpretati troviamo "Nel blu dipinto di blu" (brano con cui Modugno vinse il Festival di Sanremo nel 1958), "Tu sì 'na cosa grande" (brano con vuoi Modugno vince il Festival di Napoli nel 1964 ed interpretato da tantissimi altri artisti), "Resta 'cu 'mme" e "Mariti in città".

Il 3 settembre 2013 Ottavio è presentatore del Concerto degli Allievi del Centro Studi Musicali del Maestro Pietro Lanza Peluso. Lo spettacolo si tiene a Quindici (Na) e Ottavio canta anche brani di Totò e macchiette napoletane.

Il 21 settembre 2013 presso il Teatro Aliotti di Arezzo è in scena con "Non ci resta che...", l'omaggio a Troisi di Angelo Perotta. Si unisce al cast l'attore Valerio Di Tella.

Nel settembre 2013 Ottavio collabora ancora con il grande Enrico Montesano. Infatti per la commedia musicale "C'è qualche cosa in te", che debutta il 3 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma, Ottavio cura il libro di sala, scrivendo le biografie degli artisti omaggiati da Montesano, su tutti Pietro Garinei (al quale è dedicato lo spettacolo) e Sandro Giovannini, e poi musicisti come Gorni Kramer, Armando Trovajoli e Claudio Mattone e degli attori che affiancano Enrico, tra cui Ylenia Oliviero, che nella commedia interpreta la parte di Delia. Debuttano la prima volta Michele Enrico e Marco Valerio, i figli di Montesano. Ottavio seguirà anche alcune prove dello spettacolo, tra cui la generale al Teatro Augusteo di Napoli, dove lo spettacolo riscuote grande successo. Ottavio commenta così: "Collaborare con Enrico è sempre un piacere. Questa volta ho avuto il piacere di lavorare "dietro le quinte" ed ho imparato moltissimo. Stare accanto ad Enrico, seguire le sue produzioni, ascoltare le sue idee è sempre una grande lezione di spettacolo. Devo molto al mio maestro. Che belle le nostre chiacchierate a casa sua... abbiamo parlato per ore della grande commedia musicale italiana, dei capolavori come "Bravo" e "Beati voi", spettacoli che amo moltissimo. E' stato un momento straordinario quando al Teatro Brancaccio, in una prova, ho ascoltato Enrico cantare "Che soddisfazione leggere Bravo, la parola che mi piace di più", una canzone tratta dalla commedia musicale. Mi sono commosso! Enrico è fortissimo! Grande... uno dei veri grandi che abbiamo in Italia! Per realizzare il libro di sala ho "sfogliato" tanti anni di Teatro Italiano, da Delia Scala a Carlo Dapporto, da Renato Rascel alle produzioni più belle del Teatro Sistina. Grandissimo Enrico!".

Dal 29 settembre Ottavio insieme con l'attore e organizzatore di eventi Roberto D'Aniello propone un "appuntamento culturale tematico" in diversi spazi della città di Casalnuovo di Napoli (Na). Sono serate dedicate a Grandi Artisti napoletani. Si spazia da Totò a Massimo Troisi, passando per i poeti e i grandi cantautori. Molti gli artisti coinvolti nei vari appuntamenti, tra gli altri troviamo Luigi Troisi, Giuseppe Gifuni, Giuseppe Gambi, Luigi Polge, Angelo Perotta, Melania Pellino, Maria Aprile, Marianna Capasso e Umberto Migliozzi. Gli eventi sono a cura dell'associazione Zero Chiacchiere.

Il 12 ottobre 2013 Ottavio è ospite alla spettacolo "Le stagioni della Voce" a cura di Maria Aprile, con la partecipazione degli allievi della sua scuola di canto.

Il 20 ottobre 2013 per la manifestazione "Acerra - Music for life", organizzata dalla Pro Loco, presenta con Angelo Perotta "Io nun ce 'a faccio 'cchiù", un dialogo scritto e diretto da Perotta contro i roghi tossici. Tra gli ospiti anche Marco Ligabue.

 

LA PRODUZIONE T-RE

Il 25 ottobre 2013 debutta al Teatro Lendi di Sant'Arpino (Ce) lo spettacolo "Destinazione Totò", scritto, diretto e interpretato da Ottavio Buonomo. Lo spettacolo apre la stagione teatrale "T-RE", ovvero tre spettacoli da tenersi tra ottobre e dicembre 2013 presso il Teatro Lendi, con tre produttori, ovvero Angelo Perotta (Comic Art), Ottavio Buonomo (Il Teatro di Ottavio) e il Conte Gennaro Cocorullo (Paradiso di Stelle). Tre serate di successo. Il primo spettacolo è uno straordinario omaggio a Totò.

Ecco la presentazione ufficiale dello spettacolo pubblicata anche dal sito antoniodecurtis.com: “Destinazione Totò”. Perché questo titolo? Perché attraverso un omaggio vero e sentito, attraverso ciò che si racconta si conduce il pubblico ad una maggiore conoscenza, quindi “Destinazione Totò” inteso come raggiungimento di un obiettivo. Ma il titolo potrebbe anche essere “Prove e ri-prove per uno spettacolo su Totò”. Il protagonista infatti sta per realizzare un nuovo lavoro teatrale dedicato al Principe Antonio De Curtis, ed è consapevole che può essere rischioso confrontarsi con il repertorio teatrale e cinematografico del più grande comico di tutti i tempi. Cosa inserire nello spettacolo? Quali canzoni interpretare? Come rispettare il pensiero, l’arte e le memoria di Totò? In quasi cento minuti assistiamo ad una giornata di teatro che l’attore Ottavio trascorre con sua figlia Anna, interpretata dalla giovanissima attrice Laura Orabona (scelta ai casting per lo spettacolo) e i valenti colleghi Angelo Perotta e Melania Pellino, con i quali ripropone efficaci sketch teatrali presi dal mondo della rivista degli anni Trenta e Quaranta, da quelle riviste che vedevano protagonista un Totò surreale, dinoccolato, straordinario e “comicissimo” (come all’epoca si usava scrivere sui manifesti pubblicitari). Fra gli attori della compagnia troviamo anche figure come il simpatico tecnico Peppino, un censore autorizzato che “censura” pure le canzoni classiche napoletane e Claveri, il proprietario del Teatro “’O covo ‘e Napule” che danno vita allo spettacolo unitamente al corpo di ballo formato Nastassia Avolio (impegnata anche come coreografa), Vania Buonanno, Iolanda Crispino, Stefania Piscopo. Le ballerine danzano sulle note delle canzoni di Totò magistralmente interpretate sia da Ottavio Buonomo che dalla cantante Anna Mollo e sulle musiche dei suoi film arrangiate dal maestro Pietro Lanza Peluso.
Si sa che nelle prove di uno spettacolo gli attori e i tecnici amano raccontare e ricordare, quindi l’aneddotica teatrale ci riporta a diversi momenti della vita e della scena di Totò, alternando dialoghi, poesie, storie poco note al grande pubblico a sketch come “Il Vagone letto” (riproposto poi anche al cinema e in televisione) e “Pasquale”, che il comico interpretava con la spalla Mario Castellani e che in “Destinazione Totò” possiamo vedere nell’interpretazione rivisitata da Ottavio Buonomo con Angelo Perotta. Non mancheranno il “burattino” ed altre citazioni, fra tutte la famosa “lettera alla malafemmena”.
Si raccontano quindi i fasti teatrali di Totò, dagli inizi a Napoli a quando divenne il primo comico dell’Ambra Jovinelli interpretando il repertorio di De Marco, passando per le grandi riviste che debuttarono al tanto amato Teatro Sala Umberto in cui anche Ottavio ha recitato. Nel 2011 infatti affiancò Enrico Montesano in “Passeggiate romane”, un grande spettacolo che festeggiava i cento anni del grande teatro.
“Destinazione Totò” per “destinare” e “tramandare” l’arte del principe grazie alle sue parole, capolavori come “’A livella” e “’O sole”, le note delle sue canzoni come “Malafemmena”, “Carmè Carmè”, “Miss mia cara miss”, “Baciami” e “Filomè”, i pensieri espressi nelle varie interviste, momenti che hanno caratterizzato la carriera ineguagliabile di un uomo straordinario.

Un grande successo di pubblico, che si può sintetizzare con vari articoli dedicati allo spettacolo:

- La commedia, racconta Buonomo, inizierà soltanto dopo alcuni minuti di meditazione di tutti i presenti a sipario chiuso, una sorte di contemplazione. Quando presenti un genere nuovo c’è sempre una grande paura; raccontare un grande comico senza regole, senza attenersi a ciò che è già stato raccontato è un grande rischio, ma è anche provare ad essere interpreti fedeli e creativi di una vita altrui a cui dobbiamo la passione e il lavoro, il continuo desiderio di migliorarsi e di creare, di nascere ogni volta sul palco del teatro. L’ulteriore novità della commedia scritta da Buonomo,  l’attenzione all’universo femminile, il corpo di ballo, formato solo da donne, danzerà sulle note delle colonne musicali dei film di Totò. L’elogio a Totò ripercorre la sua passione per il teatro e per le donne, ma molto di più, aggiunge Buonomo, racconta alla società odierna la forza delle donne, capaci di provare sentimenti molto più forti degli uomini, nel bene e nel male. Buonomo crea cosi un miscuglio vincente di storia del teatro, talento e attualità. (di Lucia Cirillo, da "Meridiana magazine")

- Protagonista della serata la compagnia del poliedrico arista Ottavio Buonomo, anche regista dello spettacolo ed autore delle musiche a cui ha collaborato anche Pietro Lanza Peluso con la consulenza di Marianna Capasso, che comprende come spalle principali Angelo Perotta e Melania Pellino. Inutile dire che la sala era piena e ciò ha decretato il successo della serata, in particolare è stato applauditissimo il numero di Pinocchio in cui si da risalto alla bravura mimica di Buonomo che incarna alla perfezione il Principe. (di Angelo Amitrano, da "Il corriere della Campania").

- L’attesa era forte, come la curiosità, la voglia di capire il duo Buonomo – Perotta sta volta cosa si era inventato per stupire nuovamente e in maniera diversa e originale il pubblico. Quando si tratta poi di ricordare il principe De Curtis, però, il lavoro si complica e non poco poiché Totò nei nostri ricordi e nel nostro cuore non è mai morto e quotidianamente lo ricordiamo vedendo i suoi film e descriverlo, raccontarlo e reincarnarlo con una veste nuova diventa un compito non facilissimo. Il rischio di cadere nel banale e nello scontato è altissimo; eppure Ottavio è riuscito a superarlo! Quello andato ieri sera di scena al Lendi forse è il vero capolavoro artistico di Ottavio Buonomo (regista, autore e protagonista del copione). Una continuo stupire il pubblico e omaggiare il grande principe della risata passando attraverso imitazioni, poesie, canzoni, sketch e il mitico Pinocchio di Totò.
A chiudere la serata Franco Melidoni, ospite d’onore e padrino della rassegna T-RE, (per intenderci il cameriere di Miseria e nobiltà che ripeteva: “Vincenzo m’è padre a me!”) il quale onorato dell’invito si complimenta con il cast e soprattutto con Ottavio Buonomo per la maestria avuta nel far volare le oltre due ore di spettacolo esilarando continuamente il pubblico. (di Salvatore d'Anza, da "Il gazzettino locale")

Dal 9 novembre 2013 presso il Teatro Lendi di Sant'Arpino (Ce) comincia il laboratorio teatrale "Attori...amo...ci", diretto da Ottavio Buonomo e Angelo Perotta. I punti principali dei corsi sono: Ritmo - Impostazione vocale - Dizione - Movimenti coreografici - Scrittura creativa - Mimica - Improvvisazione - Canto - Storia del Teatro - Analisi del Testo - Studio del Personaggio. Viene realizzato anche uno spettacolo con tutti gli allievi, inseriti poi anche in altre iniziative.

Secondo spettacolo della Stagione Teatrale T-RE è invece "Sogno di una notte di mezza sbornia" (novembre 2013), un omaggio a Eduardo De Filippo per la regia di Angelo Perotta. In questa versione vengono presentati anche nuovi personaggi. Ottavio Buonomo interpreta "Jack l'inglese", fidanzato della simpatica Gina (Maria Pellegrino), figlia di Pasquale (Stefano Nocerino) e Filomena (Melania Pellino). Completano il cast Gennaro Costanzo, Rosina Riccio, Maria Strazzullo, Silvia Guarino, Cristina Di Nardo, Giuseppe Lavino, Marco Gervasio, Gaetano D'Errico e Valerio Di Tella.

Il 13 dicembre 2013, il terzo spettacolo della Stagione Teatrale T-RE è "Miseria e nobiltà", il capolavoro di Eduardo Scarpetta. Della commedia sono stati tratti anche due film, uno nel 1954 con Totò, Sophia Loren, Enzo Turco, Dolores Palumbo, Franco Melidoni e Carlo Croccolo per la regia di Mario Mattoli. La versione presentata al Lendi è un libero adattamento di Angelo Perotta e Ottavio Buonomo che firmano anche la regia. La storia è quella di Felice, Pasquale e le rispettive compagne che si ritrovano a casa di Gaetano Semmolone, un ricchissimo cuoco, per aiutare il giovane Eugenio a sposare Gemma, sua figlia, prima ballerina del Teatro San Carlo. Una storia conosciuta che vede Ottavio Buonomo nei panni dello scrivano Felice Sciosciammocca e Angelo Perotta di quelli di Pasquale, che a differenza della commedia originale e delle versioni cinematografie qui è un attore. Aggiunti nuovi personaggi. Ottimo cast con bravissimi interpreti.

Sempre al Lendi, nel dicembre 2013 viene anche portato in scena "I magnifici tre... e mezzo", uno spettacolo di Angelo Perotta per gli allievi delle scuole medie superiori che intende far conoscere alcune tra le opere più interessanti di Totò (le poesie), Eduardo De Filippo (gli atti unici) e Massimo Troisi (sketch del periodo de "La Smorfia"). Il cast è formato da Perotta e da Ottavio Buonomo, Melania Pellino e Laura Pagliara. Tra i personaggi interpretati da Ottavio in questo spettacolo troviamo ancora "Ciro" de "La sceneggiata" (lo sketch di Massimo Troisi). Ad ogni spettacolo segue un dibattito con gli alunni delle scuole sulla storia del teatro e sugli argomenti presenti nell'opera.

 

REGALI E SORRISI

Nel dicembre 2013 Ottavio pubblica anche "Vinile", una doppia raccolta contenente brani già inseriti in vari album più registrazioni inedite.

Il 20 dicembre 2013 presso il III Circolo Didattico "Ada Negri" al Parco Verde di Caivano (Na), Ottavio è ospite in uno spettacolo per bambini a cura del maestro Luigi Polge. L'artista canta dei brani di Totò e alcune canzoni classiche napoletane, nonché improvvisare degli sketch con gli alunni, molti dei quali sono stati suoi allievi per progetti Pon.

Sempre a dicembre è ospite del "Casalnuovo Talent" che si tiene al Palasport di Casalnuovo di Napoli. L'evento è condotto da Gianni Simioli, che apprezza molto Ottavio e spesso manda le registrazioni discografiche di Ottavio (soprattutto le macchiette) nel programma radiofonico di successo "La Radiazza", su Radio Marte. Ottavio canta "'O sasiccio" e "'E 'dduje gemelli".

Dal 21 dicembre 2013 in esclusiva per il periodo delle festività natalizie, Ottavio porta in scena lo spettacolo "Regali e sorrisi in tempi di crisi!". Un grande one man show che vede anche la partecipazione di Angelo Perotta e del cantautore Mario Scognamiglio.

I regali” uniti ai “sorrisi” sono quelli che Ottavio Buonomo regala al pubblico nel periodo delle feste natalizie. L’attore e cantautore presenterà infatti uno “speciale” one man show divertente e leggero per famiglie. Uno spettacolo in cui Ottavio, impegnato a confezionare i regali e addobbare l’albero, si racconta con aneddoti di una carriera da tempo avviata e ricca di successi.
“Regali e sorrisi in tempi di crisi” è una straordinaria ed elegante “carrellata” di battute, satira, monologhi che toccano gli argomenti più disparati, omaggi ai grandi dello spettacolo come Totò e Nino Taranto, un ricordo di Mariangela Melato, poi un brano inedito, macchiette classiche napoletane (quelle di Cioffi e Pisano), canzoni indimenticabili e momenti di riflessione.
E’ dal 2010 che Ottavio nei suoi one masn show inserisce brani dei “mostri sacri” dello spettacolo, riscuotendo sempre un grande successo e anche consensi per il lavoro di “recupero” e per la riproposizione sempre rispettosa, originale e godibilissima. Quasi una “missione d’affetto” che Ottavio spiega così:
Ho sempre amato molto i “Campioni del Teatro Italiano”, ma anche del cinema e della televisione. Li ho apprezzati, studiati, capiti, analizzati e rappresentati. Erano attori che conoscevano il mestiere! Oggi le cose sono cambiate. Tutti sono attori, tutti salgono sul palco, tutti si divertono a “fare spettacolo”. Ma allo stesso tempo vari miei colleghi giovani non conoscono i personaggi che hanno calcato le scene prima di loro e gli autori, grandi e piccoli, che hanno rappresentato. Oggi molti trentenni mi dicono che non hanno mai “sentito parlare” di Ettore Petrolini, Garinei e Giovannini, Renato Rascel, di Paolo Poli, che ho avuto il piacere di conoscere a Roma, stringendogli la mano, quando venne alla Sala Umberto in occasione della prima rappresentazione di “Passeggiate romane”. E pensare che questi Artisti dovrebbero essere studiati nelle scuole di formazione per lo spettacolo! Si sta perdendo un po’ tutto, ma siamo ancora in tempo per recuperare, per continuare la tradizione del nostro teatro leggero, possiamo ancora creare l’entusiasmo con una macchietta, con la commedia musicale italiana, con il teatro popolare napoletano. Spero di fare sempre lavori che piacciano al pubblico e, prima di mettere in scena un nuovo spettacolo, mi chiedo se potrà piacere o no. Tengo molto al giudizio di chi mi regala il suo tempo per “venirmi a vedere”! Forse mi si potrà accusare di fare esclusivamente “teatro per il pubblico” e non per “l’esigenza” dell’attore! Ma scusate? Se un cuoco cucina cose che piacciono solo a lui e non ai clienti, dopo un po’ deve chiudere. Se l’attore fa solamente quello che gli piace infischiandosene del pubblico, che poi è il pane, dopo un po’ deve cambiare mestiere. Bisogna accontentare i “nostri clienti”, soprattutto quando cominciano a diventare “clienti fissi” e seguono le evoluzioni di un personaggio, bilanciando con riproposte studiate. Ad esempio, nelle ultime stagioni teatrali, ho portato in scena siparietti dei Fratelli De Rege (comicità degli anni ‘20/40) sconosciuti alla maggioranza degli spettatori e, aggiornando i testi, questa mia operazione ha incontrato interesse e gradimento. Quindi oltre alla mia soddisfazione nel fare ciò che mi piaceva in qualità di attore, riscontravo anche una forte partecipazione dimostrata dal pubblico con applausi calorosi. Il pubblico sceglie che cosa vedere anche in base al contesto, alla società, al periodo. In tempi di crisi come questo, e come recita anche il titolo del mio nuovo spettacolo, non si può sottovalutare la richiesta continua e sicuramente comprensibile di una risata. Questo lo dimostra anche il tanto successo che hanno le trasmissioni televisive che puntano tutto sulla “nuova comicità”, anche se di comici ce ne sono sempre di meno! Io però vado sempre avanti seguendo questa “vocazione alla risata”, quasi come un “ importante e divertente incarico ancestrale” da compiere, che con piacere accetto, sperando di non deludere mai le aspettative di chi segue i miei spettacoli”.

Un bell'articolo del giornalista Angelo Amitrano per "Il corriere della Campania" dal titolo "Ottavio Buonomo incanta il Granile del Castello Baronale di Acerra" di cui presentiamo qualche riga, ne spiega il successo:

- Strepitoso successo per lo show di Buonomo, ancora una volta dimostra un talento, una versatilità ed un estro fuori dal comune con sinceri omaggi ai grandi protagonisti dello spettacolo attraverso canzoni e monologhi all’insegna di una comicità pepata ma mai banale e volgare; al centro del palco sono stati allestiti un albero di Natale con regali di svariati colleghi ed uno scatolone pieno di oggetti conservati, ed in base a ciò ne sono scaturiti intensi ricordi con annessi racconti di aneddoti che è sempre un piacere sentire. Fra uno sketch e l’altro, monologhi incentrati soprattutto sulla differenza di vita fra ieri ed oggi con svariati argomenti: dalla scuola ai moderni mezzi di comunicazione fino al rapporto fra uomo e donna, con ciò Buonomo dimostra di saper tenere il palco ed intrattenere un pubblico che ha trascorso due ore spensierate apprezzando una buona dose d’arte che ha fatto, fa e farà sempre scuola.

"Regali e sorrisi in tempi di crisi" è, senza dubbio, uno dei one man show più riusciti di Ottavio!

 

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