I capitoli di questa sezione:

L'ANZIANO... GLI OCCHI DELLA VITA!
MI GIOCO IL TEATRO!
... VOGLIONO IL BIS!

 

L'ANZIANO... GLI OCCHI DELLA VITA!

Nel novembre 2010 Ottavio partecipa al cortometraggio musicale "Il valore di un sorriso", tratto dal brano omonimo con musiche del maestro Gigi Esposito dal testo di John Faber. Il cortometraggio è diretto dal cantautore napoletano Ugo Cuore, al debutto come regista. Ottavio interpreta un personaggio fantastico che sembra venuto da un pianeta sconosciuto. E' "il sorriso" che porta la gioia anche nei cuori più duri.

Il 16 novembre 2010 tiene la prima lezione del "Laboratorio teatrale a menti unificate", un nuovo corso di recitazione da realizzarsi in un anno intero di lavoro (come "30 settimane con il teatro"), organizzato in collaborazione con l'Associazione Voci del Cuore Onlus. Un corso molto interessante, caratterizzato da stage con vari artisti, uscite culturali, produzioni audiovisive (anche la registrazione di testi in prosa in uno studio professionale) e uno spettacolo finale, una commedia inedita. Il corso, per tutte le età, conta allievi che vanno dai bambini di sette e otto anni ai quarantenni. Frequentano il corso: Andrea Bianco, Felidia Di Buono, Andrea Di Nardo, Chiara Di Nardo, Carmala Esposito, Salvatore Esposito, Luca Farucci, Luca Mozzillo, Noemi Pirone, Espedito Piscopo, Carla Puzone, Candida Quintile, Francesco Quintile, Alessio Saporito, Costanza Tagliamonte, Rosanna Ventura e Claudia Volpe.

L'8 dicembre 2010 torna a TELE GRAN DUCATO, ospite di Luciano Nelli e Paola Belloni nel programma "Musica vera: si o no". Canta una bella versione di "Fatte fà 'a foto".

Dalla seconda settimana di dicembre 2010 è impegnato anche come ottimizzatore de "Lo sciopero di Gesù Bambino", recita scolastica di una seconda elementare del II° Circolo Didattico di Acerra (Na).

Il 12 dicembre 2010, è protagonista de "L'anziano: gli occhi della vita", una festa organizzata dalla Casa di Riposo Sant'Antonio Onlus di Acerra (Na). Ottavio con paglietta e giacca a quadroni, offre uno spettacolo in cui spazia dai monologhi a macchiette come "Tutti vogliono gagà", "Clementina Santafè", "'E 'ccummarelle", "Fatte fà 'a foto", "'E 'dduje gemelli", "Fatte pittà" e "La pansé". Riceve tanti applausi e dona molte risate. Ottavio si affeziona molto agli ospiti, ai volontari ed alle suore dell'Oasi Sant'Antonio e il 17 dicembre partecipa anche ad una gita a Sorrento, cantando in pullman e cenando con tutti in un noto locale.

Il 13 dicembre 2010, Ottavio è ospite a Morgan Tv di "Un dono sotto l'albero" condotto da Manuela Lettieri, con la quale scambia alcune parole per poi cantare "Fatte fà 'a foto".

 

MI GIOCO IL TEATRO!

Dal 13 al 18 dicembre 2010, per una intera settimana, il Teatro arriva a scuola grazie ad una importante iniziativa offerta agli allievi dall’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Casalnuovo di Napoli (Na). Ogni giorno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, la sala Teatrale dell’Istituto in via Dei Tigli si trasforma in un laboratorio che permette agli studenti di seguire un percorso che possa condurli allo studio delle regole base della buona recitazione alla messa in scena. 

Il progetto concepito da Ottavio Buonomo è favorevolmente accolto dal dirigente dott. Michelangelo Riemma, che il giorno lunedì 13 dicembre, alle ore 9.30, inaugura il percorso di studi con l’artista e con gli allievi che seguono il laboratorio.

Perché il titolo “Mi gioco il Teatro?”? Lo spiega Ottavio con queste parole indirizzate ai docenti e ai giornalisti che alla singolare iniziativa hanno dedicato diversi articoli:

<< Non è casuale l’accostamento della parola “gioco” alla parola “teatro”. Il teatro in effetti è un gioco e solitamente, una rappresentazione teatrale è sempre preceduta da una serie di esercizi che impegnano tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione (in primis il corpo) molto simili ai giochi più naturali, più veri, quelli che hanno bisogno solo di attenzione e concentrazione. Poi recitare è un vero e proprio gioco. Non a caso gli inglesi usano il verbo “to play” sia per “recitare” che per “giocare”. I francesi lo stesso con “jouer”. Partendo da un “semplice gioco” è possibile inoltrarsi in una conoscenza approfondita che è quella del mondo teatrale che non vive solo di “spettacolarizzazione” oppure, nei casi più frequenti, di un leggero e mnemonico studio del copione. Parlare ai ragazzi di teatro non è una impresa impossibile. Ho conosciuto, soprattutto nei progetti extracurriculari che ho realizzato in varie scuole della Campania dal 2007, giovanissimi con una voglia unica di sapere, di imparare, di recitare senza recitare e di sentirsi vivi in un clima sereno che può dare numerosi impulsi positivi >>.

Ricco il programma stilato per i sei giorni di Teatro a Scuola. Ogni giorno la lezione ha un “titolo”: Cammino perché mi hanno detto di camminare… (Il corpo, la percezione e lo spazio); Cosa devo dire? (Lo spazio sonoro e lo strumento vocale); Bene che vada, improvvisiamo! (Il ritmo e i tempi, la comunicazione, improvvisazione verbale e non); Il pretesto per un testo! (Il copione, la scrittura scenica, la lettura); Alla conquista del palcoscenico (Il personaggio, drammatizzare un testo, elementi e figure del teatro); Viva il Teatro (La messa in scena, la recitazione misurata, breve storia del Teatro, vari tipi di recitazione).

“Mi gioco il Teatro” è sicuramente un valido esperimento che unisce il Teatro con il mondo scuola. Una iniziativa  singolare: la Scuola Pubblica diventa una “Scuola di Teatro” per una settimana, intersecando il naturale programma di studi previsto dagli insegnanti con la cultura teatrale e l’approfondimento delle discipline inerenti l’arte della recitazione. Del resto anche il Teatro, ricco di “spunti”, ci può suggerire cosa studiare, come studiare e soprattutto come rapportarci allo studio. Il Teatro diffonde cultura e si nutre di cultura così come la scuola, così come dovrebbe essere sempre nella vita.

Il 21 dicembre 2010, all'interno di un concerto tenuto dagli alunni della scuola nell'Auditorium dell'"Aldo Moro", il dirigente scolastico consegna gli attestati di partecipazione a coloro che hanno preso parte allo stage teatrale, che sono nell'ordine: Gianluca Adamo, Pasquale Cotumaccio, Lucia Daniele, Simona De Caro, Federica De Martino, Davide Ferrara, Michele Gerardo, Ernesto Marzani, Rita Monsurrò, Manuel Quartucci, Maria Sodano, Ilaria Sorrentino e Alessia Stefanelli.

Ottavio per l'occasione scrive una lettera dedicata principalmente ai giovani allievi:

Com’è stata l’esperienza di “Mi gioco il teatro”? Straordinaria… per diversi motivi. Non vorrei fare un elenco schematico che potrebbe annoiare chi l’ascolta dalla voce dell’autore o legge con umore a me sconosciuto. Il mio desiderio è dirvi, in poche parole, le emozioni che ho vissuto stando una settimana con giovani che mi hanno sorpreso per la loro vivacità, per la volontà di apprendere e soprattutto per la partecipazione attiva.

Lo stage teatrale “Mi gioco il Teatro” nasce per integrare la cultura teatrale con le proposte che la scuola offre nel regolare programma di studio. Gli allievi dell’Istituto Comprensivo “ALDO MORO” sono premiati ogni anno per la qualità e la quantità di progetti che vengono realizzati con successo. Grazie al dottor Riemma, il dirigente scolastico, caro amico e grande uomo di cultura, ricevono stimoli positivi per una crescita sana.

Spiegare giorno dopo giorno, per una intera settimana, il mondo del Teatro e della recitazione ai ragazzi, poteva essere una impresa difficile. Qualcuno avrà pensato che dopo il primo giorno, l’attenzione sarebbe calata.

Io sono stato sempre del parere che se un argomento, di base, è interessante riesce a catturare l’attenzione. Il Teatro negli ultimi anni sta avvicinando molti giovani che non solo hanno voglia di esprimersi attraverso la recitazione e conquistare il palcoscenico, ma soprattutto studiare e analizzare quell’infinito patrimonio che negli anni, uomini illustri e non, hanno saputo costruire.

In questi giorni, grazie alla collaborazione del dirigente, con quindici ragazzi della seconda media e con l’aiuto di insegnanti e assistenti, abbiamo avviato un progetto che spero possa diffondersi e possa diventare un appuntamento. Io ho fatto di tutto per non annoiare i ragazzi, per trasmettere loro delle informazioni. Ci sono riuscito ed è un bellissimo premio.

Nelle ore dello stage con i ragazzi ci siamo detti molte cose, li ho conosciuti e loro hanno conosciuto me. A volte ho alzato la voce, altre volte ho sussurrato, abbiamo riso e ridendo abbiamo sfogliato le “Tragedie in due battute” di Achille Campanile, citato Dario Fo, fatto le differenze tra recitazione teatrale, cinematografica e televisiva…

Il giovedì della settimana l’abbiamo dedicato alla “scrittura teatrale” e nelle tre ore dello stage, gli alunni hanno scritto un copione con spunti originali, indicando: titolo, autore, personaggi, presentazione delle scene, battute e didascalie. Non è cosa da poco!

Naturalmente il tutto è stato presentato sottoforma di “gioco”, un gioco serio che è stato il mezzo che ha avvicinato questi ragazzi ad un mondo sconosciuto. Dopo solo cinque giorni di corso, ad una sorta di interrogazione, hanno saputo indicarmi correttamente “il lato corte e il lato giardino”, hanno saputo dirmi che in fonetica le vocali non sono cinque ma sono sette (a, è, é, i, ò, ó, u) e mi hanno fatto sorridere di cuore.

Tante emozioni mi vibrano nell’anima, tornano nella mente come tante belle fotografie. Le parole dei ragazzi, sempre importanti, le ho conservate. I miei dialoghi con loro sicuramente, li trascriverò, così come mi riprometto di raccontare questa avventura straordinaria per poterla condividere con tutti. Il risultato sarà una vera e propria sorpresa.

Ed infatti Ottavio racconta spesso quei giorni di Teatro in compagnia dei ragazzi dell'Aldo Moro. A distanza ricorda: "La Scuola pubblica ha collaborato con il Teatro. Sicuramente grazie all'intelligenza di un uomo come Michelangelo Riemma. Non tutti sono così culturalmente aperti! Molti non credevano possibile "interrompere", per così dire, una settimana di scuola per dedicarsi al Teatro. Ci siamo riusciti e nel teatro c'abbiamo messo messo l'italiano, la matematica, la geografia, l'educazione fisica... I ragazzi sono stati veramente molto partecipi e bravi. Ascoltavano. Lavoravano!".

 

... VOGLIONO IL BIS!

Nel dicembre 2010 trova il tempo di realizzare  "La terza parte è bella e la devi sentire" e "Maestro, qua vogliono il bis", rispettivamente il terzo ed il quarto volume della Piccola Antologia della Risata Napoletana. Altri due album si uniscono alla discografia dell'artista, dei quali fanno parte brani come "'A sunnambula", "Attenti alle donne", "Brinneso" (una prova da attori per un brano che porta la firma di Bovio e Valente), "Lazzarella", "'E 'ccummarelle", "Fatte pittà", "Serenatella sciuè sciuè", "San Valentino", "'E 'dduje gemelli" e "Nisciuno pò sapè", una bellissima canzone di Modugno e Pazzaglia, inserita nelle antologie pur non essendo una macchietta ma una delicatissima dichiarazione d'amore per una donna che è "viento 'ca se leva, mare 'ca se smove, sole quanno chiove... fredda 'cchiù 'da luna".

Sempre a dicembre, scrive alcune poesie (che poi registrerà per un album prodotto con il Laboratorio Teatrale a Menti Unificate) tra cui "La ricerca", una bellissima riflessione, sicuramente autobiografica: Sono nato solo, sono cresciuto solo, ho perso la mia solitudine ed è stato un dramma. Ho cercato la vera libertà e l'ho ritrovata nei miei pensieri... Il mio più grande difetto è cercare il conforto della saggezza nelle persone a me vicine... una nuova grande condanna. Ed eccomi a cercare il silenzio, criticare nervosamente le risate inutili e le opinioni volgari, a cercare la pace in un seno nudo e in braccia di rose. Non ho ragione ma solo idee e mi sento forte perché mi manca la luna, mi mancano le stelle, perché la fede mi fa sentire povero, perché la voce alta è bella e ascoltabile solo quando pronuncia l'inutile parola "amore", sentimento sempre più sfruttato e perverso. Seduto qui, riesco a rivedermi, a sopravvivermi e come un pazzo, bevo la follia più estrema.

A fine dicembre 2010 lavora a nuovi copioni. Scrive, cancella, gioca. Sente però ancora il peso e la stanchezza di un grande lavoro come "Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto".

Il 2 gennaio 2011 con il patrocinio del comune di Acerra porta in scena nella Chiesa Sant'Antonio, la drammatizzazione del Vangelo di San Luca. Racconta i mesi che precedono la nascita di Cristo, cominciando dall'Apparizione dell'Angelo a Zaccaria nel Tempio. "Percorsi di fede e speranza: L'angelo Annuncia la Nascita di Gesù" vede Ottavio nella veste di regista e narratore. I personaggi della rappresentazione si dividono tra giovani allievi di Ottavio (Claudia Volpe, Francesco Quintile, Carmela Esposito e Carla Puzone) e volontari dell'Oasi Sant'Antonio (Salvatore d'Anza). Con lo spettacolo che oltre al testo del vangelo di San Luca unisce parole della poetessa Alda Merini, viene realizzato nel giardino dell'Oasi un presepe animato. Tre le repliche. Tutte apprezzate e seguite con interesse.

Il 3 gennaio registra da ospite due trasmissioni televisive. La prima è "Un dono sotto l'albero - Speciale 2011", programma condotto da Manuela Lettieri per Morgan Tv. Ottavio si esibisce cantando "'E 'dduje gemelli". La seconda è "Befana in compagnia", programma presentato da Marianna Montella per TLC (Tele Libera Campania). Ottavio propone "'A canzone 'e Facebook" tra un ospite e un altro (Anna Merolla, Luciano Caldore, Rosaria Argento, Piero Palumbo, etc.)

L'8 gennaio Ottavio con Manuela Lettieri è protagonista di un grande spettacolo al ristorante "La fonte dell'astore" di Castelpetroso (provincia di Isernia). Recita diversi monologhi (tra cui "Linea di piacere") e canta varie macchiette come "'E 'dduje gemelli", "La pansé" e "Fatte fà 'a foto".

Dal 10 gennaio al 12 giugno 2011 è maestro di recitazione per il laboratorio ludico per l'infanzia "Incontri spettacolari di tre tipi - Giocando si recita si canta, e si balla", presso la Parrocchia Gesù Redentore di Acerra.

Il 22 gennaio 2011 al Teatro Antonio Sorrentino di Villaricca (Na) canta e recita in "'A tumbulella 'e Ottavio", grande spettacolo comico organizzato da Francesco Chiaese e Maria Rosaria Salemme. Un'ora e mezza di comicità! Ospite d'onore è Claudio Serao. Tra i brani interpretati da Ottavio troviamo "'O guappo 'nnammurato", "E allora", "Attenti alle donne", "Agata", "'E 'dduje gemelli", "Fatte fà 'a foto" (con Claudio Serao), "'A rattata", "Il tramviere" e "Clementina Santafè". Scrive Francesco Chiaese dopo lo spettacolo: Ieri sera, al Teatro, il numeroso pubblico ha capito chi è Ottavio Buonomo, semplicemente un grande artista che crede nel suo lavoro e lo fa con il cuore".

Il 23 gennaio è ospite del "Musicabaret" al Vic' Street, noto locale di Napoli di Via Martucci (Zona Chiaia). Canta "Laureato in medicina" e "Il babà è una cosa seria" in duetto con Maria Aprile.

Il 26 gennaio, in prima serata, su TLC (Tele Libera Campania), prende parte alla puntata finale del varietà "Party Chic Show" condotto da Manuela Lettieri e Dino Puoti. Ottavio canta "Fatte fa 'a foto" e poi, con Manuela Lettieri, propone una bella e divertente versione di "'A cammesella", spogliandosi in diretta televisiva. Il duetto con Manuela diventerà presto un "pezzo forte" dei due artisti, richiestissimo. Ospite della puntata è anche Gerardina la scioveta gherl che canta "'A canzone 'e Facebook".

Dal gennaio al giugno 2011 è in studio di registrazione per un esperimento discografico che trova il suo punto di forza nell'unire attori, poeti, musicisti e sopratutto gli allievi del "Laboratorio teatrale a menti unificate". "Non è un disco normale" è un disco di poesie scritte da Ottavio Buonomo e dagli allievi, insieme ad altri testi "storici" come "Tanto gentile e tanto onesta pare" di Dante Alighieri e versi di Alda Merini. Ma il disco si arricchisce anche di composizioni strumentali di Ottavio come "I messaggi che non mi scrivi mi arrivano comunque", "Ancora amore", "Tutte le parole che vorrei dirti" (eseguite al piano dal maestro Pietro Lanza Peluso) e della canzone "Core malato" (testo di Ottavio Buonomo e musica di Maria Aprile).

E ci sono molte curiosità circa la nascita della canzone "Core malato". Sembra che ad Ottavio l'idea di scrivere il pezzo gli sia venuta a Napoli, passeggiando per le strade di San Gregorio Armeno con Isabelle Iezzi. Non a caso nel video di presentazione del brano, c'è una foto che li ritrae insieme. I due si sono incontrati in occasione di un debutto teatrale di Ottavio nel novembre 2010. La canzone però Ottavio assicura che è stata scritta alcune settimane dopo, nel dicembre 2010 ed è nata come poesia e che solo a metà gennaio è divenuta una canzone che principalmente prevedeva il solo accompagnamento di una chitarra e una registrazione effettuata dal vivo. La storia che il brano racconta non è di facile interpretazione, sembrerebbe parlare di un amore che non si può vivere, ma c'è. Le parole sono molto dolci, penetranti, ed il brano è avvolto da una elegante malinconia che crea una atmosfera unica, complice anche la musica di Maria Aprile e l'arrangiamento di Pietro Lanza Peluso, che unisce all'accompagnamento di chitarra (pensato già da Ottavio e accolto da Maria) anche i mandolini, una sessione d'archi e un basso. Ed Ottavio, nel pezzo, insiste per avere due "effetti sonori": un treno che parte e pian piano accelera e poi le onde del mare. Sicuramente il mare di Napoli tanto caro all'artista.

La pura poesia del testo, apprezzato anche da numerosi colleghi dell'artista: "T'arrobbe nu respiro e te stregne int'e braccia, me daje 'a mane e guarde n'ata vota chesta faccia, 'na carezza scenne e se posa doce doce, me vene 'a frennesia 'e te dà 'nu vaso. Annascunnete ll'uocchie dint'o scuro, alluntaname 'sta vocca... core malato, pigliate ll'anema e dimme n'ata vota 'ca me vuò bbene assaje, core malato... 'Na cammenata 'pe sti viche, 'mmiezz'a ggente perduta, 'a notte pare luntana, ma dimane è già venuto, tu parte n'ata vota, ì tremmane te salute, staje 'e spalle e nun 'o ssaje 'ca pe 'mme nun te ne vaje".

Paolo Driussi commenta così "Core malato": E' il canto sommesso di un uomo che soffre per le sue pene d'amore, è il suo errare per una Napoli abbandonata a sé stessa e che muore ogni giorno un po' di più fra l'indifferenza di tutti. Immagino un vagabondare dai vicoli più stretti e scuri fino ad arrivare al mare infinito ed eterno, dove il dolore sembra trovare pace.

Il 6 febbraio a Rocca di Papa (Roma) si tiene la terza edizione del Claudio Villa Day. Ottavio partecipa per la seconda volta al grande evento che accoglie fan e artisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2010 aveva cantato la sigla con Andrea Di Nardo. Nel 2011 invece durante lo spettacolo che vede la presenza di Manuela Villa come madrina, l'attrice Anna Longhi come ospite d'onore e la partecipazione del cantante stornellatore Vittorio Alescio, interpreta tre brani che sono nell'ordine "Nun voglio fà 'o sergente" (canzone cantata da Claudio Villa), "Fatte fà 'a foto" e "'E 'dduje gemelli". Una bellissima giornata che Ottavio trascorre con i fan del reuccio e insieme a molti colleghi. Al suo tavolo siedono alcuni "amici villiani". Ad accompagnare Ottavio c'è come sempre Andrea. Dopo il pranzo - spettacolo, Ottavio fa una passeggiata per le strade di Albano Laziale e si ferma in un bar per alcuni minuti prima di fare ritorno a Napoli.

Il 7 febbraio va in onda la prima delle due puntate del programma televisivo in onda su TVR "Manu la sciantosa", un varietà con giochi da casa e ospiti, condotto da Manuela Lettieri con Ottavio che nella prima puntata  canta "'E 'dduje gemelli" e nella seconda "'A canzone 'e Facebook" e "'A rattata".

L'11 febbraio a RADIO IL CUORE IL CUORE DELLE DONNE, una emittente radiofonica online diretta dal cantautore Ugo Cuore, Ottavio partecipa una rubrica di cultura e spettacolo. Argomento: La comicità. (Canzoni trasmesse: 'A canzone 'e Facebook - 'A rattata - 'E 'dduje gemelli).

Il 12 febbraio Ottavio torna al Teatro Antonio Sorrentino di Villaricca (Na), presentatore e comico de "Il salotto di Gerardina", una serata ideata da Claudio Serao. Ottavio canta "'E 'dduje gemelli" e "Laureato in medicina". Gerardina offre il meglio del suo repertorio tra cui "'A canzone 'e Facebook" che riscuote sempre di più successo.

Dal 19 febbraio 2011, Ottavio è giurato per "Talent Land", un talent show ideato da Massimiliano Abet. Dalla presentazione del progetto si legge: "Talent Land è l'incontro tra il SOGNO di tutti quei giovani che cominciamo a muovere i loro primi passi nelle scuole di danza, di canto e di recitazione o che purtroppo, per motivi di tempo, di impegni con la scuola e con l'università, per motivi meramente economici, questa possibilità non l'hanno ancora avuta, ma che già fremono nel loro intimo dalla voglia di farsi conoscere e farsi apprezzare attraverso l'esternazione delle loro passioni e inclinazioni al mondo esterno e la REALTA' di coloro che invece quel sogno sono già riusciti a realizzarlo e che, in un modo o nell'altro si metteranno a disposizione dei primi affinché anche il sogno possa trasformarsi anche per loro in realtà. TALENT LAND è una vetrina, un palcoscenico per ragazzi e ragazze appassionati di canto, ballo e cabaret, che permetterà loro di realizzare in parte questo sogno grazie alla collaborazione di vari sponsor: tre categorie (canto, ballo, cabaret), dalle quali, per ognuna, al termine di un lungo percorso, ci sarà un vincitore. TALENT LAND garantirà una continuazione di quello che è il sogno di questi artisti: per il cantante è prevista l'incisione del suo primo disco; per il ballerino vincitore è prevista una borsa di studio per la durata di un anno, da utilizzare presso una delle migliori scuole di danza della nostra regione; per il cabarettista una borsa di studio per la durata di un anno, da utilizzare in una delle migliori scuole di recitazione della nostra regione". La giuria (riunitasi preso la scuola di danza Dans Heart di Casoria, NA) che seleziona e decreta i partecipanti è composta da: Massimiliano Abet (promotore dell'evento), Marcantonio Scaramuzza (attore, imitatore, speaker e videomaker), Siro Nespola (ballerino e maestro di danza), Giusy Aquila (ballerina e maestra di danza), Vito Anselmo Javarone (critico teatrale), Ottavio Buonomo e Chiara Lucchese. Le selezioni avvengono il 19 febbraio 2011, il 20 febbraio 2011 e il 27 febbraio 2011.

Ottavio sarà anche ospite alla quarta tappa del Talent svoltasi al Teatro "Don Guanella" di Napoli, condotta da Grazia Striano (ballerina di "Amici" di Maria De Filippi) e Massimiliano Abet e la partecipazione Giada Caliendo (da "Sanremo Giovani") e Francesca Claridi. Ottavio recita "Linea di piacere", il suo monologo più divertente.

Dal 22 febbraio 2011 su TLC va in onda, in diretta, ogni martedì alle ore 22.30 "Manu", un programma in sei puntate ideato da Manuela Lettieri e condotto dalla showgirl con Ottavio e la partecipazione di Dino Puoti, Lello Troise e Patty. Ottavio risponde alle telefonate dei telespettatori per il gioco "Indovina l'ingrediente" (in cui bisogna indovinare un ingrediente di noti piatti napoletani, prevalentemente dolci). Nella prima puntata canta "'A canzone 'e Facebook", nella seconda "Attenti alle donne" e "'A cammesella" in duetto con Manuela Lettieri, nella terza "I' memorefà", nella quarta "Tutti vogliono gagà", nella quinta "Serenatella sciuè sciuè" e nella sesta "'E 'dduje gemelli".

 

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