Di questo articolo manca il finale che non siamo riusciti a recuperare. (Staff di Pamabù)
La gita degli Esposito
Canta Gennarino Esposito felice "Jamme, jamme 'ncoppo
jamme jà". La moglie Carmelina "Gennarino? Ma comm'è che stai così energico
stamattina?", ed il marito ancor più contento, ancor più felice, ancor più
canterino "Mia cara, domenica è sempre domenica", e la moglie "Si, ho capito che
domenica è sempre domenica, però quando mai tu la domenica sei stato così? Tu
sembri sempre il pesce che puzza quando viene qualcuno a farci visita", e
Gennarino "Ed appunto per questo, siccome vengono quelle quattro inciuciere
amiche tue a magnarsi nucelline e castagne 'do prevete, io questa domenica ti
porto fuori". Il viso di Carmelina maritata Esposito si illumina come se si
fosse resa conto di aver avuto un miracolo dal cielo "Ma tu che dici? Gennarino
mio, te voglio troppo bene! In tanti anni di matrimonio, mai e poi mai mi hai
portato a uscire la domenica! E che bella cosa! Così potrò pure dire vicino alla
signora nobile del palazzo di rimpetto che tengo anche io un marito che la
domenica mi porta a mangiare al ristorante". E Gennarino "Ma io mica ti porto
per farti bella con le Signore amiche tue? Io ti porto perchè mi fa piacere a
me, anzi porta pure i figli nostri, porta pure a tua madre, che da quando ha
cominciato a fare freddo, si mette tanti di quei panni addosso 'ca pare 'a
befana!", e Carmelina languida e tenera "Si si, Gennarino, porto chi vuoi tu! Ma
li dobbiamo svegliare adesso ai figli nostri? Quelli si sono ritirati tardi
stanotte", e Gennarino, guardandola minaccioso "Ah e tu lo sapevi? E dove sono
andati?", e Carmelina "Ma Gennarì, ragiona un poco, quelli sono giovani, sono
allegri, hanno tanta voglia di fare!" e Gennarino interrompendola bruscamente
"Voglia di fare che? Ah, speriamo che non mettono incinta a nessuna prima del
matrimonio", e la Carmelina "Gennarì, ma tu come vai di corsa! Gennarì, ma tu ti
fai i film in testa! Quelli i giovani escono, sono propeto così, oggi da te,
domani da me..." e viene interrotta nuovamente da Gennarino "...dopodomani in
clinica reparto maternità", e la moglie accennando di lasciare la cucina dove
stanno discutendo "Ah, Gennarì! E tu come sei assillante! Ma lo vuoi capire che
quelli sono giovani! Hanno il sangue che nelle vene non cammina, ma corre! E
lasciali andare, si è giovani una sola volta nella vita" e Gennarino "Si ma si
può rimanere incinti anche più di una sola volta nella vita, e non è il primo
caso. Ma tu li leggi i giornali" e Carmelina scocciata "No, non li leggo, e non
li voglio leggere! Gennarì, tu lo sai, io ti voglio bene, ma tu sei redrogato" e
Gennarino "Che sò?", e Carmelina "Si, insomma stai indietro! Aggiornataggiati"...
Gennarino guardando i muri della casa parla tra sè e sè "Ma questa che lingua
parla? Ma m'avessa spusato 'na straniera e nun 'o ssaccio manco?" e poi
rivolgendosi a Carmela "Vai vai, vatti a vestire, io sceto quei bacchettoni che
dormono. Vatti a fare bella, che oggi ti porto al ristorante, voglio fare un
pranzo che ti deve uscire dagli occhi il mangiare tanto che dobbiamo mangiare",
e Carmelina "Volo, Gennarì! Oggi sono tutta per te", e Gennarino "No, no, per
l'amor di Dio, nun te preoccupà, t'avessa venì qualcosa?".
Così Gennarino, va nella stanza dove dorme Turillo, uno dei figli, e comincia "Turì,
scetate a papà. Dobbiamo uscire... Turì, svegliati su, sono le dieci passate,
andiamo! Turì, all'anema 'e chi t'è vvive, scetate 'a papà, scetate", Turillo
non dà segni di vita, non muove un dito, nella stanza non c'è un filo di vento,
i vetri sono chiusi per tener fuori il freddo di novembre, anche le persiane
sono tutte abbassate, per terra i vestiti indossati il sabato sera. Il padre
continua "Turillo mio, svegliati. Mamma già si è andata a vestire. Turillo se
non ti alzi il motorino lo vedi da dentro il binocolo", alla parola magica
"motorino", il figlio di Gennaro, comincia a muovere un braccio. Il padre
continua "Turillo mio, se non ti alzi, le chiavi della macchina di papà, te le
puoi pure scordare", alla seconda parola magica "macchina", il figlio di
Gennaro, comincia a muovere l'altro braccio, ed in più alza lentamente la gamba
destra. Gennaro allora "Turillo mio, se non ti alzi, ti faccio andare a lavorare
nella campagna di Zio Pasquale"... e Turillo, scattando in piedi "Eccomi papà,
dove si va di bello oggi? Mammà si è andata a vestire?", ed il padre "Ecco,
bravo così... eh, non c'è cosa più bella di avere dei figli obbedienti".
Gennarino fa lo stesso con gli altri figli, mentre Carmela telefona sua madre
per dirle di prepararsi, che da lì a poco, Gennarino e lei, sarebbero andati a
prenderla per la gita domenicale. I figli degli Esposito, litigano per chi deve
andare prima in bagno. Gennarino dà la voce "Io comincio a scendere, faccio
riscaldare il motore"... la moglie di Gennarino corre al telefono "Pronto?
Pupella? Ma lo sai una cosa? Oggi usciamo, facciamo schiattare un poco in corpo
alle signore con la puzza sotto il naso del palazzo di rimpetto".