Sabato 29 novembre 2003, una serata indimenticabile, riviviamola tra foto, audio e testimonianze.

 

Platinette firma autografi 

 

Platinette (sabato 29 novembre, ore 20.30)

 

Platinette & Ottavio si divertono ai piedi di un lampione

 

Ottavio & Platinette nei giardini della Cà Bianca di Milano

Lo stupore della notte
spalancata sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti

io e te.
Poi nel buio le tue mani
d'improvviso sulle mie,
è cresciuto troppo in fretta
questo nostro amor.
Se telefonando
io potessi dirti addio
ti chiamerei.
Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei.
Se guardandoti negli occhi
sapessi dirti basta
ti guarderei.
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito.
Se telefonando
io volessi dirti addio
ti chiamerei.
Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei.
Se guardandoti negli occhi
sapessi dirti basta
ti guarderei.
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito.

 

Il musicista Pino Presti con la Signora Rita Madaro alla cena

 

Ottavio con Paolo Driussi & Isabelle Iezzi

 

Ottavio ci prova appassionatamente con la grande Piera Pasotto

 

Vorrei che fosse amore,
amore quello vero
la cosa che io sento
e che mi fa pensare a te.
Vorrei poterti dire
che t'amo da morire
perché è soltanto questo che desideri da me.
Se c'è una cosa al mondo
che non ho avuto mai
è tutto questo bene che mi dai
vorrei che fosse amore,
ma proprio amore amore
la cosa che io sento per te.
Vorrei che fosse amore
amore quello vero
la cosa che tu senti e ti fa pensare a me.
Vorrei sentirti dire
che m'ami da morire
perchè è soltanto questo che desidero da te.
Se c'è una cosa al mondo
che non ho avuto mai
è tutto questo bene che mi dai.
Vorrei che fosse amore
ma proprio amore amore
la cosa che io sento per te.

 

Alessandra canta "Se telefonando" e "La voce del silenzio"

 

Gruppo di fans di Mina, da sinistra : Itala, Rita Madaro, Edwige Dell'Orto, Elena Dalla Pozza e Daniela Pino.

 

Platinette nel momento del quiz a premi

 

Distribuzione di poster e gadget offerti da Renato Aggio

 

Tre fans di Mina : Max Tempobuono, Mauro Ferrari e Marco.

 

Loris e Remo (Mina Fan's Club) con il logo del Raduno

 

Cartolina distribuita alla serata

 

 

I due cd distribuiti la sera del 29 novembre esclusivamente per i partecipanti al Raduno

 

     


Sala d'ascolto

Clicca sul cd per ascoltare il file audio, o per salvarlo clicca il tasto destro del mouse e scegliere la voce "Salva oggetto con nome". I file sono in formato Wawe. Le registrazioni sono state effettuate dal vivo il 29 novembre alla Cà Bianca di Milano. Perdonateci se l'audio non dei migliori, ma si tratta di registrazioni amatoriali.

 

 

PER RICEVERE NELLA TUA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA ALTRI FILES AUDIO, LEGGI SOTTO COME FARE...

Prima testimonianza di Mina dal vivo (59)

Sono disponibili altri clip audio della serata in formato wav, se vuoi riceveli scrivi a ottaviobuonomo@email.it, felici di poter esaudire ogni tua richiesta. Non sono presenti in Pamabù ma nel nostro archivio i seguenti file audio: Considerazione di Piera Pasotto su Ottavio - Intervista a Pino Presti - Gianni Matarazzo intervistato da Ottavio Buonomo - Esecuzioni live varie - Ottavio Buonomo intervista Paolo Driussi - L'arrivo alla Cà Bianca di Platinette - Una notizia attendibile... Mina sarà presenta alla serata - Presentazione della nuova versione mixata di "Amante amore", con un arrangiamento di Pino Presti - Il pubblico e gli ospiti della Cà Bianca ascoltano la nuova versione di "Malatia" interpretata da Mina - Platinette interpreta "L'ultima occasione" (Very live) - Platinette interpreta "Più di te" (Very live) - Il cameriere della Cà Bianca chiede chi preferisce caffè - Platinette interpreta "Uappa" (Very live) - Alessandra interpreta "La voce del silenzio" (Very live) - Platinette canta "Vorrei che fosse amore" (Very live).

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SALA VIDEO

Ogni fan di Mina riunito per guardare in compagnia la VHS della serata del 29 novembre ...

 

Introduzione del filmato

Platinette e i fans

Ottavio parla dell'arrivo speciale

Ottavio & Paolo Driussi

 


 

IL MIO MINA DAY (di Paolo Driussi)

La convention si teneva alla Ca' Bianca, che è, diciamo... non
lontano, no... non fuori dal mondo, no... DI PIU'!!! E l'albergo dove sono stato alloggiato con i miei due compagni di sventura (Ottavio e Isa) era a Corsico.
La colpa è mia, che sono un provinciale, e vivo in una città a misura d'uomo come Udine.
"Oh, è vicinissimo a noi - aveva tubato al telefono la receptionist del Ca' Bianca...- Potete fare benissimo la strada anche a piedi".
Io mi immaginavo uno stradone che costeggiava il Naviglio, ma hai voglia!
Due chilometri e ottocento metri sul contachilometri del tassista, che ci ha accompagnati dal Naviglio Grande di Corsico alla Ca' Bianca, svoltando a sinistra, poi a destra, poi a sinistra ancora, nella ***** nebbia che era calata già alle quattro del pomeriggio.
Durante il trasbordo il tassista deve averci considerato dei poveretti. Appreso che provenivamo da tre diverse città italiane e che eravamo a Milano per una convention su Mina ci ha chiesto:"Ma c'è Mina che canta?" "Oh, no! Faranno vedere dei filmati, ascolteremo le sue canzoni, incontreremo gli altri fans che arrivano dalle altre parti d'Italia..."
"Eh, ma se sa che tutta questa gente si muove per lei, Mina sarà sicuramente presente" ribatteva il tassista. Ragionamento che non faceva una piega. Davvero! Credo che il povero tassista che si districava in mezzo alla nebbia, abbia seriamente pensato per un momento che fossimo dei balordi.
"Chissà poi che avrà di speciale quella donna, OH CHISSA' MAI???". Comunque, giungiamo all'albergo e ci attacchiamo al campanello di Via Lodovico il MORO, 117, che sembrava il portone d'una casa abbandonata....
Da scafati conventionisti, abbiamo impiegato cinque minuti prima di capire da dove si entrasse, e non senza le indicazioni al cellulare di Pierotta.
Pierotta finalmente LIVE, dopo tante chat, dopo tanti SMS, dopo tante telefonate e corrispondenza... La più carismatica di tutti! E, lasciatemelo dire qui, perchè nel corso della serata non c'è stato il tempo, tutta la mia ammirazione e la mia stima per Giuseppe e soprattutto per Max 73, un ragazzo d'oro, affezionato a Piera come un figlio, più di un figlio. Max 73 TI VOGLIO BENE! SEI UNICO!Atmosfera rilassata, tanti fans in coda con i cappotti in mano, la voce di Mina in sottofondo dai diffusori... "Malatia! Ma questà è quella del 58. Noooooooo! Ascolta è quella di adesso. Senti senti... Hanno anche Reginella. Ma ha fatto lenta pure quella?
Acchiappiamo il bustone di registrazione, con la fanzine, il CD "Cu' e mmane", il CD "Ecco il domani", il numero della lotteria (graziaddio nessun problema coi nomi, i biglietti, il pagamento) e iniziamo a guardarci attorno.
Ecco Arnaldo!! Finalmente dal vivo! Sempre gentile, disponibilissimo, un vero signore...
Ora, dovete sapere che a grazie a foto che nel corso degli anni ci siamo scambiati, abbiamo imparato a riconoscere i minosi D.O.C. Comunque sia, gioca e rigioca quando ci vediamo passare accanto due tipi
drizziamo le antenne (nella fattispecie le drizzo IO).
Li osserviamo un pò (10 secondi) poi attacchiamo la pezza in modo delicato: "ELENA! Uèèèè, GIANNI MATARAZZO!" "Gianni, questo è Ottavio! Gianni, ti abbiamo dedicato l'ottava puntata di E' l'uomo per me. No, non sei tu L'uomo per Mina. Tu sei l'autista che l'accompagna in acchina da Lugano a Napoli... Hai letto la puntata???" Dopo un attimo di smarrimento ALTRI si girano e vengono perplessi verso di noi.
"Ciao, tu sei MAX-BG" "Sì" fa lui, tutto stupito, "come mi conosci?" "Bè, devi sapere che sono un potente veggente, in grado di leggere la mente,il passato e il futuro. E casualmente su Onde ove ho visto la
tua foto!!" "Davveeeero? E chi sei?" "Secondo te?" "Paolo?"
Max di Roma mi stringe la mano. Abbronzatissimo. Gentilissimo anche Antonello di Roma che mi saluta. Piera mi indica Itala che siede in un angolo.
Poi stringo la mano a Lidia, Daniela di Vicenza con i figli e finalmente ho l'onore di conoscere LORIS.
Dalla Pierotta mi faccio indicare gli altri. Lanfranco, che scrive su "Stasera io qui", il vulcanico Franco Ghetti, Mario Rossi. Salvo mi porta i saluti di Mario Basile.
Rivedo Mirko di Udine che nel frattempo è diventato Mirko di Firenze. Si è trasferito là da una settimana. Non hanno potuto venire nè Gabriele, per problemi familiari, nè Luca...
Arriva Pino Presti. "E' Pino Presti!" mi tira per la giacca la Pierotta. Una stretta di mano e un sorriso. Arriva anche Danielino. E' Piera a presentarmelo.
Dalla main hall, passiamo nel giardino dove Ottavio vuole lo fotografi accanto alla Platy. Faccio presente che alle loro spalle hanno un lampione illuminato. E' il caso che si sistemino in maniera tale da avere la luce del lampione di lato e non di spalle.
"Oh, il lampione! Io ci sono abituata! E tu caro?" fa Platy rivolta ad Ottavio.
Mi trovo in imbarazzo su come proseguire nel racconto. Seguo l'ordine o parlo dei singoli personaggi? Boh?
Come viene viene. Dunque.
Nella sala notiamo che alcuni tavoli hanno i segnaposto con i nomi. Da illusi cerchiamo dappertutto dove ci abbiano sistemati.
Alla fine ripieghiamo su un tavolo a sinistra (sarà stato il secondo da sinistra.... uhm credo di sì). Ci accorgiamo che c'è anche un primo piano, dove ci sono altri tavoli, ma ci sembra meglio difendere il tavolo che siamo riusciti ad occupare in sala.
Ma perché al tavolo dove c'era scritto "Staff di Platinette" c'era pure Mirko di Udine, pardon di Firenze?
Grazie al Barone Gianni Matarazzo ci siamo trovati un bel tavolo e siamo contenti così. Con me, Ottavio ed Isa, c'è pure il GRANDISSIMO Arnaldo, un amico di Gianni, e altri tre ragazzi, che pare non abbiano Internet e non scrivono in alcun forum. Siamo contentoni così.
E' quindi la volta di Platy che prende il microfono per dire che Milena, compagna di Max è in attesa di un bimbo. Così se alla convention del 2000 Max non c'era per la cresima di Axel, adesso non c'è perché non si sai mai che la moglie non abbia delle contrazioni, mentre è sola in casa...
Pregustiamo un DVD di Mina per il 2004/2005 tutta ricoperta di pappine rigurgitate dal nuovo nipotino e pronta a fare le facce più cretine e i versi più idioti per far sorridere il bimbo.
Arriva Carmine Di. Via tutti quanti a farsi firmare il menù da lui...
Un menù che ricorderemo soprattutto per la bistecca di vitello.
"Talmente grasso! " commenta la Platy "Avrei voglia di sputare tutti quanti i lipidi uno ad uno!"
Lotteria con quiz minosi e poi via con "UAPPA" cantata da Platy e tutti i fans a fare da coro ripetendo "Uappa...Uappa...". E poi "Vorrei che fosse amore", "L'ultima occasione" per terminare con "Più di te".
Al nostro tavolo si parlava di Totò. Ottavio teneva banco. Interessatissimi alla sua enciclopedica conoscenza di Totò, Arnaldo, Gianni Matarazzo ed il suo amico.
Gianni Matarazzo mi presenta Mau di Padova, che ci tenevo a conoscere e di cui ho una grandissima stima. Peccato fossimo lontani come tavoli. Lui doveva essere al primo piano con Elena.
Alessandra era salita sul palco. Parlava del suo CD "Io canto Mina" in uscita a giorni, gesticolava, gesticolava e gesticolava ancora. Si vedeva bene che faceva di tutto per stabilire un contatto, per avere l'attenzione del pubblico. Si vedeva che provava a essere simpatica... Nessuno mi leva dalla testa che sia una
persona gentilissima e molto gradevole a tu per tu, però non basta la potenza della voce... "Se telefonando", "La voce del silenzio" e "Città vuota", di cui peraltro non ricorda nemmeno tutte le parole, cantate da Mina sono tutt'un'altra cosa. Arriva Renato, il grande Renato, con un poster di Mina per tutti. Una persona squisita! All'ingresso vendono il suo calendario su Mina per il 2004. Va a ruba. Lo comperiamo tutti.
Altri premi per la lotteria. Vincono qualcosa anche Salvo, che mi ha portato di saluti di Mario Basile, e Franco Ghetti, ma il viaggio a Malta per due persone non va a un bachecaro, bensì ad una fan che non conosciamo...
Sul maxischermo vanno le immagini di Mina con Vittorio De Sica in "Amarsi quando piove" da Studio Uno '65.
Un bacione a Piera, un abbraccio a Max73 e a Giuseppe, e approfittiamo del gentilissimo Arnaldo che, con la nebbia che c'è, a mezzanotte e mezza ci offre un passaggio a bordo della sua auto fino in via Alzaia Trieste a Corsico all'Hotel Naviglio Grande.
Questa la cronaca fra il serio e il semiserio della mia prima partecipazione ad un raduno minoso.
Posso dire che i FANS di Mina sono delle gran belle persone!
Chiedo scusa a tutti quelli che non ho nominato.
Vi voglio bene....e alla prossima

 

 

 

IL MIO MINA DAY (di Ottavio Buonomo)

Sto vivendo un periodo non dei migliori, ma non posso rinunciare a raccontare le mie emozioni provate alla convention degli sfegatati appassionati della Tigre di Cremona, tutti uniti, tutti che si volevano bene, chi più chi meno, anche se non ci conoscevamo, sembravamo quelle famigliole d’altri tempi che si riuniscono con altre per festeggiare il Natale o una ricorrenza simile, e in sottofondo si ascoltando “le canzoni dei ricordi”, quelle canzoni che da sempre sono rimaste impresse nella memoria di chi ha vissuto e chi si appresta a vivere realtà remote, realtà future, realtà che possono sembrare addirittura fantasia tanto che sono vere. Negli ultimi giorni di novembre, anzi nell’arco di 48 ore, ho toccato il cielo, ho visto l’inferno, ho pianto, ho riso, ho amato, ho scherzato, ho viaggiato, mi sono affezionato, ho conosciuto gente, ho ascoltato suoni inediti e voci mai sentite prima, ho affrontato gli interminabili binari che mi hanno condotto a Milano, la bellissima Milano che da tempo sognavo di visitare, da tempo sognavo di passeggiarci insieme con chi voglio bene, con chi mi è vicino, con chi condivide le mie stesse passioni, con chi apprezza le mie “magiche follie” da diciottenne strampalato, e scrivendo questo mi viene in mente il “vulcano” Franco Ghetti che ha pianto per la Mina, stravagante, eccezionale, esuberante, simpaticissimo e cordialissimo. Una persona che apprezzo, tanto, tantissimo, e ora e sempre per quelle poche ore che siamo stati insieme, posso dire che è una persona davvero “matta per la vita” … una persona che gioisce quando ascolta la Voce, un ruggito della Tigre.

Ore 7.30, parte dalla Stazione di Napoli l’E.S. diretto alla stazione Centrale di Milano. Il viaggio è monotono, ci sono persone abbastanza piatte, a parte qualche eccezione, cercavo sempre di attaccar bottone per smaltire il peso delle sette ore e più di viaggio. Era dura, nonostante il lettore cd che a tutto volume mi rompeva i timpani con le canzoni di Alberto Sordi, con la soave voce di Mina, con il camaleontico Peppe Barra e con le più belle colonne sonore del cinema italiano. Una canzone all’andata mi ha fatto venire un magone e la stessa canzone mi ha fatto piangere al ritorno : Breve amore … è una di quelle canzoni che canteresti sempre, dalla doccia a una gita in macchina o anche una salutare passeggiata. Scendo alla stazione di Milano, il treno aveva tardato di appena 5 minuti, nulla in confronto alle 7 ore e più di viaggio, lì mi aspettano Isabelle e Paolo che già ho avuto modo di sentire telefonicamente in treno, li adoro … corro subito incontro per abbracciarli per la prima volta, loro che sono stati le voci che ho preferito più ascoltare nell’ultimo anno della mia esistenza, si coronava un sogno, conoscere la bellissima Isabelle e il mio padre putativo Paolo. Prendiamo un taxi, presto, andiamo in albergo e depositiamo i bagagli, io velocemente mi fo una doccia, svaligio le mie valigie (scusate il simpatico gioco di parole) proprio come un ladro visto che andavo di fretta perché avevo saputo che alla Cà Bianca già era arrivata la Piera nazionale, la Piera di ogni fan, la Piera che parla di allegria, di vita o meglio della gioia di vivere, che trasmette una allegria sconfinata, che fa ardere i cuori più duri, e infatti non appena arrivato alla Cà Bianca non ho potuto fare a meno di dare un grandissimo bacio a Piera, e farmi fotografare con lei, è impossibile non starle accanto e guardarla fissa negli occhi, in quei bellissimi occhi “fiume azzurro”, come i “sette mari”, quei occhi che sprofondano “nel blu dipinto di blu”, occhi che “mi guardano”, pieni di fantasia, di vitalità, di brio, di contentezza, e non vi dico che accostarmi a Piera è stata una delle mie più grandi soddisfazioni che ho avuto da questo viaggio, la mia Piera … la signora che sento da più di un anno telefonicamente, la Piera che ha tanti “amanti di valore”, la Piera che è voluta bene da tutti, che lancia anche stili di scrittura e che ha Mina nel cuore, nell’anima, e stampata sul suo viso, non è un caso che una volta Piera si rase le sopracciglia come la Grande Voce, come il “grande amore”, che nonostante le “distanze” non ci abbandona mai. Prima che sia troppo tardi, mi accodo a una sterminata fila che attende di ritirare il pacchetto dal Mina Fan Club, contenente il cd-promo inedito in commercio “Ecco il domani” (canzone inserita nell’album “Veleno”, penultimo lavoro di Mina se si esclude la raccolta di gennaio “In duo” che non conteneva nessuna canzone già pubblicata), la sessantesima fanzina con tante bellissime fotografie a colori ed altro ancora …  

C’erano tante persone simpatiche, dopo Piera ho conosciuto Massimiliano, Elena, Arnaldo, Loris.  Saluto anche Lanfranco, gli stringo la mano, e mi scappano due battute, con una faccia da tenerezza, da scimmiotta dico scherzosamente “Guarda te se vengo alla convention di Mina con la faccia di Celentano”, non lo so perché, ma sembravo di muovermi con il molleggiato, non so perché ma ho avuto questa impressione, forse perché già che sto a dieta e in due giorni ho potuto mangiare frettolosamente una piadina con rucola e formaggio in una trattoria di Milano, mi sentivo così leggero, così molleggiato. Intanto la mia telecamera ha scovato un Platinette che stava uscendo dal suo rifugio, aveva quasi finito di truccarsi, la Isa mi sussurrava “Ma si, è la Plati, andiamo dai …”, io invece, un po’ testardo e con la mania del mio essere un po’ paparazzo e un po’ amante della grande Platinette, continuo a riprendere la Platinette che da un balcone mezza nascosta da una parrucca si consiglia con il suo staff. Dopo di che non esito a sedermi un po’ sulla bellissima vasca con dei pesci grandissimi che sorgeva nel cortile del ristorante … stanchezza ?! No …  Quando Arnaldo mi ha proposto di depositare nella sua automobile il mio caldissimo e ingombrante giubbotto più una busta dove avevo messo il materiale avuto dal Mina Fan Club, una videocassetta vuota, il 33 giri di “Mina quasi Jannacci”, le videocassette che gentilmente e con grande pazienza mi ha copiato Piera, sono videocassette bellissime, inoltre ho anche il cd “Cu ‘e “mmane” altro inedito distribuito solo dai fans … quando all’improvviso spuntare da un’auto vedo arrivare Gianni Matarazzo, alla prima impressione faccio una banale affermazione che può sembrare una domanda “Tu hai la faccia di uno che si chiama Gianni Matarazzo” … e lui “Si, sono io”, “Ah, io sono Ottavio, ricordi ?! Parlammo anche a telefono tempo fa, stavi traslocando da casa”. Paolo ha avvistato successivamente drizzando le orecchie e scorgendosi il Gianni di Caserta, e dopo i saluti, Paolo domanda : Gianni, questo è Ottavio! Gianni, ti abbiamo dedicato l'ottava puntata di E' l'uomo per me. No, non sei tu L'uomo per Mina. Tu sei l'autista che l'accompagna in macchina da Lugano a Napoli... Hai letto la puntata???".  Io e Gianni avevamo già parlato, ma non della puntata che dedicammo sul mio sito (in parte ma con un ruolo fondamentale) nell’ottava puntata di “E’ l’uomo per me”, in quella occasione l’uomo per me della serata era Massimo Ranieri, attorniato da decine e decine di grandi ospiti, da Pino Daniele a Lello Arena, da Sophia Loren agli Audio2.

E via dicendo, si incontrano gli atri fan, arriva il grande Pino Presti, simpaticissimo e forse anche un po’ gasato, non ho perso occasione per farmi concedere una brevissima intervista in esclusiva dal grande musicista, la cosa che più mi ha colpito delle sue risposte, che ho riportato nel filmato in versione integrale della manifestazione, è “dopo che uno lavora con Mina è poi difficile lavorare dopo con gli altri” … una frase breve, ma ha mille significati, anzi non mettiamo un limite ai significati, urliamo pure che a questa frase ci sono infiniti significati, perché lo sanno tutti è vero, ma Mina è Mina, e il Presti ha ragione e come lui anche tutti coloro che in passato hanno lavorato entusiasticamente con Mina. Intanto a me a Paolo ci arrivano i saluti siciliani di Mario Basile, professore di aritmetica che non è stato presento alla serata come anche altri storici come Osvaldo e Franco Lo Vecchio.

Lasciamo tutti la main hall, la Platinette ha salutato prima calorosamente la Piera, mi ha stretto la mano sorridendomi, avanzava tra la folla tra macchine fotografiche e telecamere e persone in cerca di autografi, in giardino la voglia è stata grande, una foto con Platinette e un abbraccio non poteva mancare, quindi ho pregato il mio Paolo di scattarmi una foto con la diva, ci siamo scambiati due parole come vecchi amici che si ritrovano, e mi sentivo in uno show, in diretta televisiva, sotto l’augurio di una simpatica madrina.

Mi dileguo per un poco dalla manifestazione, riprendo un po’ me stesso, i miei sensi, e come una fionda, scatta la molla che mi fa balzare nella sala principale dell’albergo e ristorante, dove si tiene la serata in onore di Mina, appena entro, Isa scende dalla guardarobiere, e intanto in sottofondo c’è “Con te sarà diverso”, brano inciso sette anni fa, in occasione del disco di inediti “Leggera”.

Prendo posto al tavolo con Gianni Matarazzo di fronte a me, alla mia sinistra Isabelle e alla mia destra Arnaldo, poi c’era Paolo, un amico di Gianni e tre persone che non conoscevo né io, né Paolo, né Arnaldo, molto probabilmente non scrivono nella cara vecchia e sepolta bacheca (ma che fine ha fatto ?! Qualcuno ne sa qualcosa ?! Qualcuno sa … ?!) né nel forum di Renato o vogliono restare in incognito, forse erano nick che conoscevamo ma non volevano rivelare la loro identità … continuando nella serata c’è la Plati … che canta dapprima “Uappa” e poi “Vorrei che fosse amore”, insomma interpreta alcune canzoni della Mina, alcune deliziose e immortali canzoni della Tigre.

Il menù è abbastanza ricco, ma credo che la cosa più grasse di tutta sia la bisteccona di vitello che digerirò molto probabilmente alla prossima convention di Mina (correva l’anno ?!?). Ecco tutto il menù che ci hanno proposto :

Aperitivo Cà Bianca

Cocktail di Frutta Analcolico ed Alcolico

Spumante Brut

Piccole Golosità

Petto d’Oca Affumicato all’Aceto Balsamico su Soncino

Bresaola della Valtellina con Rucola e Scaglie di Grana

Risotto Verde con Pistacchi

Garganelli ai Carciofi e Funghi

Lombatina di Vitello alle Erbe Fini (altro che fini … di fine lì non c’era assolutamente nulla)

Novelline di Primo Fiore Arrosto (saranno stati mica i fiori del centrotavola)

Chantilly con Frutta Fresca

Caffè

Vini d.o.c. Selezione Cà Bianca  

Menù con autografo di Carmine Di, mago del suono !

 

Insomma, tutto sommato era un buon menù, qualcuno si lamentava, altri erano contenti, qualcuno si è lamentato del risotto troppo crudo o della bistecca troppo grassa (ripudiata anche da Platinette, era una bistecca che le ha fatto mettere nuovi grassi tutti nel seno), qualcuno ha intravisto qualche vivanda e qualcuno non l’ ha vista del tutto. Qualcuno invece non ha aperto bocca se non per mangiare. Intanto vengono mostrate immagini rare di Mina, duetti con Vittorio De Sica, Adriano Celentano, Vittorio Gassman, vediamo una Mina agli albori della carriera cantare una simpatica “Buonasera signorina”, peccato che l’ ha incisa solo nel 1984 in una versione assai inferiore a quella inedita che abbiamo ascoltato dal vivo “sabato sera”. Abbiamo ascoltato le ultime incisioni di Mina, tra cui il duetto con Lucio Dalla in “Amore disperato”, i due brani del cofanetto di “Napoli primo, secondo e terzo estratto” e sono rispettivamente “Malatia” e “Reginella”. Ascoltiamo una grandissima Mina cantare “Non credere”, successivamente il filmato realizzato per uno speciale di Paolo Piccioli e si tratta del video di “Grande amore”, bellissimo, contiene i “baci più famosi” della storia della cinematografia mondiale.  

Inoltre si parlava anche del Principe Totò, visto che siamo in argomento, dato che era presente gran parte della rispettabilissima e temuta “Nobiltà minosa”. Al mio tavolo parlo di Totò con Arnaldo e Gianni, seguono con attenzione il discorso Paolo e Isa. Si parla che nell’ultimo DVD realizzato da un film di Totò, l’ultimo film restaurato (Destinazione Piovarolo) che contiene una rarissima intervista a Tina Pica, si commentano le battute e il miglior film di Totò, a furor di popolo vince “Signori si nasce”, seguono “Totò, Peppino e la malafemmena”, “Uccellacci e uccellini”, “L’oro di Napoli” e così via …

Ecco che è il momento di Alessandra dopo aver ascoltato sulle immagini del LIVE 78 un nuovo mix di Pino Presti sul brano “Amante amore”.  Alessandra viene accolta da un grande applauso e da un focoso urlo di Franco Ghetti, sul palco con lei sale prima Luciano Tallarini, e dopo implorante comincia a dire “Forza, qui si sono già scatenati, bisogna cominciare a cantare” e via di seguito ci propone una versione di “Se telefonando”, che non approvo appieno, una canzone che fa parte del suo prossimo album “Io canto Mina”, che contiene tra l’altro anche “La voce del silenzio”, brano che Mina lanciò nel 1968 e che ha fatto innamorare e disperare migliaia di cuori all’epoca e continua a farlo oggi, anche con me, ogni volta che mi accingo a cantare questa canzone arrivo a metà con le lacrime agli occhi e purtroppo non posso continuare, per questo tempo fa di questa canzone ne registrai un provino e decisi di non cantarla mai più a qualche mia serata, a qualche mio spettacolo, insomma mai più “La voce del silenzio” davanti a un pubblico, anche se formato da una sola persona ! Poi per finire interpreta “Città vuota”, non c’è il gobbo, non ci sono le parole, si salta una strofa e si dimenticano le parole … emozione ?! Non si sa, ma certo è che però su queste tre canzoni hanno cantato tutti i presenti alla convention, tutti quanti si sono sollevati in un grandissimo coro, un coro calorosissimo, specialmente io ho cantato a squarciagola e di solito non amo farlo con le canzoni dolcissime e specialmente quelle di “questa” Mina …

Intanto mi viene a salutare Antonio, e dopo arriva il mitico Renato Aggio, il padron del Discoshop, la Tigre … arriva con molti gadget della Mina che ha regalato a tutti, un grande gesto di generosità, di affetto nei confronti di tantissimi amanti della voce cremonese. Amiamo tutti Mina, tutti sfogliamo i calendari “2mina4”, tutti cerchiamo di prendere i fiammiferi con il volto di Mina sulla scatola, cerchiamo di prendere i segnalibro, e altre fantastiche “sfizioserie”, e non solo … dopo di ciò ho un po’ di tempo per un autografo dal “mago del suono” Carmine Di … simpaticissimo e disponibilissimo, come del resto anche gli altri vip presenti in sala, da Presti che mi ha concesso una intervista ad Alessandra che parlava con me mentre la riprendevo e camminava incontrastata tra Franco Ghetti e la mitica Piera.

La serata è quasi in conclusione, ci stiamo salutando, il Pino Presti si avvia verso la sua automobile, io a braccetto con la Isa, e cercando Arnaldo, Piera, Massimiliano e Paolo tra la folla, ci sono troppe persone, Renato raccatta i cartoni e distribuisce gli ultimi gadget, che sono state molto apprezzati.

La serata è finita … spengono le luci … tacciono le voci e io urlo il nome di Arnaldo nella nebbia fittissima di Milano, molto fitta. Arnaldo da un passaggio all’albergo Naviglio Grande a Isabelle, a Paolo e a me.

Notte in albergo … adda passà ‘a nuttata … speriamo che non passa mai …, ma purtroppo il tempo mette il suo, e anche il destino, i casi e tante altre sciocchezze e debolezze che fanno parte della vita di ognuno, il 29 novembre è passato già … ormai è finito, di “29 novembre 2003” non ne verranno più. I miei amici sono tutti qui, anche alcuni che forse non mi stimano tanto, ma comunque sono tutti qui, sono stato con loro fino a poco fa, ci siamo scambiati due parole, Arnaldo è stato un ottimo cicerone per le strade di Milano, la Isabelle è una ragazza dolcissima e io le voglio un gran bene, su Paolo non ho parole, i figli sui padri non sanno quasi mai cosa dire … o sbaglio ?! La Piera ?! Beh non posso aggettivare la grandezza della Piera, la vitalità e la gioia che trasmette una donna che la Mina l’ ha vista, l’ ha ascoltata e l’ascolta, la vive, la sente sua, ovunque …

Ci sono state anche tantissime altre persone meravigliose, passando per Franco Ghetti e Renato Aggio, per Massimiliano Del Prete (che da quando ho visto e come tutti hanno visto vuole un grande bene alla Piera), passando per la nobiltà vip come Pino Presti e Platinette, Alessandra e Carmine Di … una serata indimenticabile davvero !

 

Ottavio & Paolo pranzano il 29 novembre in una trattoria di CORSICO (Milano)

 

 

 

       A destra una foto con dedica di Piera Pasotto - A sinistra un momento della serata visto in TV


La convention in versi e musica

(Tutti i testi sono di Ottavio Buonomo)

 

STAZIONE DI MILANO

Stazione di Roma,
preghiamo i passeggeri di scendere,
non dimenticare i vostri giornali e i vostri bagagli
e i vostri oggetti personali,
e così via
per Firenze, Bologna, Milano !

Stazione di Milano non ci credo,
si avvera un sogno, non è vero,
e intanto smarrito cercavo le voci
di cui non conoscevo il profumo,
ma già quando cercavo chi
mi vuole bene, bene così ...
Due splendide persone,
hanno invitato anche me
nel sogno più dolce,
nel sogno più bello,
durato solo due giorni ...
durato solo due giorni !

E' lì che aspettano me,
calorosissimo abbraccio,
qualche lacrima nascosta,
il treno parte lontano
ma chi se ne importa
nessuno lo frena
ormai sono qui con voi,
ormai sono qui con voi,
ormai sono qui con voi ...

e non è un sogno,
è realtà !

 

STANZA 308 ... 

Per il signore la 308,
posa i bagagli,
vieni di sotto,
per il signore la colazione
una scheda per la televisione,
le serve altro,
le serve qualcosa,
no grazie mi avvio
verso camera mia ...

Che bella veduta,
il Naviglio annebbiato,
il sole dorato
che stenta ad uscire,
la nuvola calda
sembra che sudi,
apro le finestra
ma che ambiente triste,
ma per fortuna ho qui
chi è partito da Mestre !

 

TAXY POUR FANS 

Ma Mina ci sarà ?!
Stupida domanda di un simpatico tassista,
che parla perché vuole tenerci compagnia,
tassista mio mi dai l'impressione di chiedere
"Ma ci sarà Cristo in chiesa ?" ...
intanto il mio cuore palpitava,
riuscivo a star zitto ma volevo parlare
l'emozione era grande
di potervi incontrare ...
di potervi abbracciare ...
di potervi sognare ...
di potervi parlare ...
di poter scherzare,
di poter cantare un po' di Mina insieme a voi !

 

UN PADRE ... 

Un ragazzo ha bisogno di te,
senti la sua voce
che ti chiama,
lentamente ti giri
ti guardi intorno,
e vedi da lontano
che il ragazzo sono io ...

Il magone no,
ti prego se no,
piango di nuovo anch'io
che sono figlio tuo,
i figli son di chi li vuol bene
e non di chi
ha smarrito i sensi in un letto tanto tempo fa !

Ragazzo mio,
mi hai detto,
stai attento
Milano è grande,
ma staremo insieme
visiteremo il Duomo,
incontreremo la Piera
e saremo vicini 
come non lo siamo stati mai,
anche se io ti conoscevo già,
tu sapevi i miei difetti e le virtù,
tu sapevi cosa non piaceva a me,
ma sapevo ... che tu vuoi bene a me !

E' dà da un giorno,
che ritorno a sentire
la tua voce nella mente
e nel cuore,
pensa che fino a ieri
parlavamo d'amicizia,
di parole e d'amore,
di sentimenti e del cuore,
della cena e del sole,
che qui oggi non c'è,
non c'è
non c'è
come oggi 
non ci siamo noi !

 

FACCE DA FANS !

Corri, corri !
Dai che facciamo tardi,
prendi il primo taxi,
scappiamo via
alla Cà Bianca
ci aspettano di già,
c'è già la Pierotta, 
con un cuore grande
come la sua generosità !

Vedi quante facce,
ma sono fan di Mina ?!
Io conosco quello lì,
abbiamo parlato qualche sera fa,
ci siamo telefonati
ma è la prima volta
che lo vedo dal live.

Quanta bella gente,
rarissima occasione
di veder l'Italia unita,
di vedere tanti occhi
che ti guardano
chiedendosi chi sarai mai,
da quale parte vieni
e da quale parte vai !

Parlavamo anche di Totò,
cantavamo canzoni d'amore,
ascoltavo Mina e sembrava
che stessi baciando il sole,
toccavo le parole con le labbra
e accarezzavo la voce 
con un pensiero strano ...
... un pensiero d'amore !

 

BISTECCONA !

Questa bistecca di vitello,
è così grassa
che mi veniva voglia
di sputar via i lipidi
uno ad uno !

Mi rimarrà sullo stomaco,
fino a Natale spero di no,
tanto non l' ho mangiata
e non la mangerò !

 

 

 

NOTTE A MILANO

Notte,
che notte,
Milano è uno strato di nebbia,
l'aria umida
mi entra nelle vene
come l'amore,
come l'amore ...

Notte di Milano,
le strade mai deserte,
gira l'ultima canzone
in un lettore di fantasia
e nella mente corrono
attimi di poesia,
attimi di poesia ...

Notte da poeta che non pensa mai,
da amante di valore
che non prenderà
l'ultima stella
rimasta nel cielo
timido e leggero
come un sospiro,
come un sospiro ...

Notte stranamente felice,
che vorrei non passerà mai,
ma il tempo tiranno
tira le dite al vento
che trascina via le foglie
nel viale di questo albergo
e io le guardo
e mi sento appassito
come la più fragile di tutte,
la più fragile di tutte ...

 

 

ALEX 'NDO SEI ?!

Ahò Alex ? 'Ndo sei ?!
Non ti vedo,
c'è la nebbia !
Si vedo un cappello,
ma non sei tu,
ah ecco ti vedo,
ora si ... porco cane è un manichino !

Ahò Alex ? 'Ndo sei ?!
Non ti vedo,
c'è il vento !
Vedo qualcosa,
ah eccoti,
no non sei tu ...
scusi mi può dire chi è lei ? No cercavo Alex ...

Oh ecco un passante,
scusi ha visto Alessandro ?!

Ascolta, se vuoi andare al manicomio,
ti accompagno io,
ma da dove vieni tu ?!
Da Acerra ?!
Non ha capito una parola !

 

 

MAI COME ORA

Il treno corre,
già ti porta via ...
vai lontano da me,
mai come ieri sera
eravamo così vicini,
mai come ora
ti sento vicina
ora che il treno
è già lontano da me !

 

 

'A LUNTANANZA

'O treno steve ancora int'a stazione,
quanno aggia 'ntiso
'e prì ...
'e prì ...
'e primme lacreme 'e scennere !

Già stive luntane,
e aggia accumenciato
a parlà napulitano
n'ata vota ...

Tu già tenive 'o core 'mparato,
chesta è 'primma vota
'ca m'aggia "nammurato,
e senza 'e te
'sta Napule nun 'a voglio "cchiù. 

Nun me rassegno no,
dint'a 'sta stazione fredda,
è quase Natale ...
ce stanne tanta luce
ma 'o core mio è scuro
si nun ce staje tu !

'Stu treno se ne torna a Milano,
addò t'aggia lassato,
addò ce simme dato
'o "llurdemo vaso ...
je tenevo paura
'ca turnannete luntane,
te scurdave 'a stu scemo
che t'ha sempre vuluto bene ...

'A luntananza,
è 'na malatia nova,
'ca corre dint'o sanghe
quanno 'nu treno se ne va ...

 

 

 

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