Vivere!

Ottavio sul motorino insieme a me che canta “Vivere, sempre così giocondo, ridere delle follie del mondo, vivere finchè c’è gioventù, perché la vita è bella e la voglio vivere sempre più”. Non è un film, è realtà.
Ottavio e la vita: a volte è energicamente vitale, amante della vita, a volte la disprezza, la odia, e senza il permesso di Ottavio non posso raccontare un triste aneddoto che risale a una sera del febbraio di quest’anno.
Quando Ottavio è vitale salta, gioisce, canta, cammina per le strade pavoneggiandosi. Ho capito cosa lo rende davvero felice: recitare. Uscire dalla figura di studente diciottenne ultimo di quattro fratelli, per diventare donna, ricco, povero, vecchio, bambino. Ama tantissimo i suoi personaggi.
La sua più grande pretesa non è il successo, ma allargare il suo pubblico per rendere felice quante più persone, ama far ridere, ha avuto il dono di essere un bravissimo attore, equilibrato, e a volte fuori dagli schemi, ha una voce che modifica a suo piacimento, ma soprattutto ha un cuore grande, non si tira mai indietro a nessuna richiesta.
A quest’ora Ottavio sta pranzando, oggi si preparava il “Piatto unico di Alberto Sordi”, gli ho telefonato in mattinata, si è svegliato tardi un po’ raffreddato, abbiamo parlato a lungo sulle nostre ultime collaborazioni, sul premio che dopodomani o domenica deve ricevere, abbiamo parlato di una jam-session che vogliamo realizzare, la registrazione audio di una canzone che scrivemmo insieme “L’amico mio”, che ha musicato di recente (altra cosa che non capisco, è quando Ottavio afferma di usare la chitarra solo per scherzo, quando invece se vuole sa usarla benissimo, e può piroettare sulle corde a suo piacimento... a orecchio si, ma che bravura però!).
Di Ottavio potrei stare a parlare per ore, ci sono tantissimi aneddoti che potrei raccontare: le sue furbizie, le sue insicurezze, le sue paure, i suoi successi, i suoi flop, i suoi personaggi, il suo caratterino, la sua riservatezza, il suo surrealismo, e...
Prima di andare via da Napoli, prometto di fornirvi altri scritti, di parlarvi ancora di ciò che fa il folletto, di ciò che mi racconta. Se solo raccontassi le nostre telefonate, o se solo raccontassi quando mi risponde a telefono con la voce di Mario Pio, o con l’accento tedesco...

Ma Ottavio ha veramente 18 anni ? … Si ! Per chiunque avesse dubbi:

Ottavio è nato ad Acerra martedì 22 ottobre 1985 alle ore 12.30.
Clinica Villa dei Fiori di Acerra (corso Italia),
Dottor Gabriele Ferrara e infermiera Concetta Flora Nuzzo.

AGOSTO 2003

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