Archivio news: Luglio - Dicembre 2010

 


Sabato 25 dicembre 2010:

TANTI AUGURI DI BUON NATALE DALLO STAFF DI PAMABU'!


Lunedì 13 dicembre 2010:

Questa sera, Ottavio Buonomo, sarà ospite nel programma televisivo "UN DONO SOTTO L'ALBERO", in onda su MORGAN TV. Il programma si vedrà durante le feste natalizie.


Sabato 11 dicembre 2010:

MI GIOCO IL TEATRO! - Comunicato stampa

“Mi gioco il Teatro”: Il teatro spiegato ai ragazzi delle scuole medie, una singolare iniziativa dell’IC “Aldo Moro” di Casalnuovo di Napoli in collaborazione con l’attore e regista Ottavio Buonomo

Per una settimana il Teatro arriva a scuola grazie ad una importante iniziativa proposta dall’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Casalnuovo di Napoli (Na).

Nella settimana che precede le feste natalizie, dal 13 al 18 dicembre 2010, ogni giorno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, nella sala Teatrale dell’Istituto in via Dei Tigli, si terrà un laboratorio che permetterà agli studenti di seguire un percorso che li porterà allo studio delle regole base della buona recitazione alla messa in scena.

Il progetto ideato dall’attore e regista Ottavio Buonomo (venticinquenne con alle spalle un bagaglio ricco di esperienze che spaziano dal teatro alla televisione, realizzazione di dischi, ospitate radiofoniche e corsi di teatro) è stato favorevolmente accolto dal dirigente dott. Michelangelo Riemma, che lunedì 13 dicembre, alle ore 9.30, inaugurerà il progetto con l’artista e con i quindici allievi che seguiranno il laboratorio.

Perché il titolo “Mi gioco il Teatro?”? Lo spiega Ottavio Buonomo con queste parole:  << Non è casuale l’accostamento della parola “gioco” alla parola “teatro”. Il teatro in effetti è un gioco, e solitamente, una rappresentazione teatrale è sempre preceduta da una serie di esercizi che impegnano tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione (in primis il corpo) molto simili ai giochi più naturali, quelli più veri, quelli che hanno bisogno solo di attenzione e concentrazione. Poi recitare è un vero e proprio gioco. Non a caso gli inglesi usano il verbo “to play” sia per “recitare” che per “giocare”. I francesi lo stesso con “jouer”. Partendo da un “semplice gioco” è possibile inoltrarsi in una conoscenza approfondita che è quella del mondo teatrale che non vive solo di “spettacolarizzazione” oppure, nei casi più frequenti, di un leggero e mnemonico studio del copione. Parlare ai ragazzi di teatro non è una impresa impossibile. Ho conosciuto, soprattutto nei progetti extracurriculari che ho realizzato in varie scuole della Campania dal 2007, giovanissimi con una voglia unica di sapere, di imparare, di recitare senza recitare e di sentirsi vivi in un clima sereno che può dare numerosi impulsi positivi >>.

Ricco il programma stilato da Buonomo per i sei giorni di Teatro a Scuola. Ogni giorno l’incontro avrà un “sottotitolo”:

- Cammino perché mi hanno detto di camminare… (Il corpo, la percezione e lo spazio);

- Cosa devo dire? (Lo spazio sonoro e lo strumento vocale);

- Bene che vada, improvvisiamo! (Il ritmo e i tempi, la comunicazione, improvvisazione verbale e non);

- Il pretesto per un testo! (Il copione, la scrittura scenica, la lettura);

- Alla conquista del palcoscenico (Il personaggio, drammatizzare un testo, elementi e figure del teatro);

- Viva il Teatro (La messa in scena, la recitazione misurata, breve storia del Teatro, vari tipi di recitazione).

“Mi gioco il Teatro” è sicuramente un valido esperimento che unisce il Teatro con la Scuola, una iniziativa  singolare dato che una Scuola Pubblica diventa una “Scuola di Teatro” per una settimana, intersecando il naturale programma di studi previsto dagli insegnanti con la cultura teatrale. Del resto, anche il Teatro, ricco di “spunti”, ci può suggerire cosa studiare, come studiare e soprattutto come rapportarci allo studio. Il Teatro diffonde cultura e si nutre di cultura, così come la scuola, così come dovrebbe essere sempre nella vita.

Doveroso un grane “in bocca al lupo ai ragazzi dell’Aldo Moro per questa nuovo progetto che va ad unirsi a molti altri che la Scuola propone ogni anno con notevole successo, per la crescita e la formazione degli alunni.


Martedì 7 dicembre 2010:

Domani sera, alle ore 19.00, Ottavio torna a TELE GRAN DUCATO, ospite dei "Musica vera: si o no", programma condotto da Luciano Nelli e Paola Belloni.


Giovedì 2 dicembre 2010:

SPAGHETTI A NAPOLI E UN CAFFE' A ROMA

Dopo l'impegno della commedia musicale "Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto", Ottavio ha trascorso dei giorni a Roma in compagnia del suo grande amico Paolo che ha documentato in un dvd e in una sezione che prossimamente sarà pubblicata in Pamabù con testi di Ottavio Buonomo e tantissime fotografie.

Inoltre è possibile acquistare una copia di "BUON COMPLEANNO SIGNOR COMICO", libro di 72 pagine con copertina a colori, ovvero la biografia completa di Ottavio Buonomo ricostruita da un profondo studio dei primi venticinque anni di vita dell'artista, attraverso documenti cartacei e audiovisivi provenienti dall'Archivio Buonomo (articoli di giornale, videocassette, dvd, musicassette, cd, locandine, copioni, programmi teatrali, ecc.).

In questi giorni, Ottavio è impegnato nelle riprese di un cortometraggio diretto da Ugo Cuore, cantautore napoletano.


Giovedì 11 novembre 2010:

Domani sera, prima assoluta de IL FIORE NASCOSTO E LA LUMACA SUL CAPPOTTO alla Multisala Magic Vision in Casalnuovo di Napoli


Sabato 23 ottobre 2010:

BUON COMPLEANNO SIGNOR COMICO!

Stasera, al TEATRO ANTONIO SORRENTINO, lo spettacolo BUON COMPLEANNO SIGNOR COMICO, di e con OTTAVIO BUONOMO. Con la partecipazione straordinaria di CLAUDIO SERAo


Giovedì 21 ottobre 2010:

Domani, 22 ottobre 2010, Ottavio Buonomo sarà intervistato nel programma "Talk in the city - Cosa succede in città" - RADIO RSC (emittente radiofonica di Civitavecchia)


Martedì 19 ottobre 2010:

Domani sera, alle ore 19.00, Ottavio Buonomo sarà ospite del programma televisivo "Musica vera: si o no", condotto da Luciano Nelli e Paola Belloni su TELE GRAN DUCATO (emittente toscana).


Martedì 28 settembre 2010:

COMUNICATO STAMPA - PRESENTAZIONE OPERA "IL FIORE NASCOSTO E LA LUMACA SUL CAPPOTTO"

UNA STORIA DA RACCONTARE…
di Michelangelo Riemma

Sicuramente non è un caso che Acerra, città di antiche origini e per molti patria di Pulcinella e di tanti illustri artisti, abbia generato il 22 ottobre 1985 da Giovanni e Maria Concetta Scialò, Ottavio Buonomo, ultimo di quattro figli.
Ottavio ha allenato il suo orecchio, la sua vista e la sua mente sin da piccolo ad ascoltare canzoni di Carosone, Villa e a guardare film di grandi attori della comicità internazionale come: Totò, Enrico Montesano, Charlie Chaplin (suo primo personaggio a soli cinque anni), Stan Laurel e Oliver Hardy, Buster Keaton…

Da anni esercita la sua passione e le sue attitudini per la recitazione, per la musica, per le canzoni.
Quando lo conosci appena, Ottavio ti lascia sbigottito: non riesci immediatamente a decifrare se ci è o se ci fa, ma frequentandolo, ascoltando le sue canzoni e il suo Teatro e leggendo i suoi scritti, ti appassioni alla sua storia tanto da diventarne amico e a studiarlo come valente artista.
Rendendosi conto che fare l’operatore turistico addetto alla ristorazione, non era cosa per lui, inizia già da giovane, prima per gioco ma poi con serietà e professionalità, ad intraprendere la carriera di cabarettista, di cantante macchiettista e di autore. Il suo curriculum è già vasto e importante per la giovane età di Ottavio, che con questa sua ultima fatica si completa e spicca il grande volo.

“Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto” non è una raccolta di cose già viste, trite e ritrite, ma un vero e proprio testo teatrale, dove c’è dentro il suo mondo, la sua storia… il nostro mondo e la nostra storia, scritte e recitate da Ottavio. Di fatti sono canzoni (con le belle musiche dei maestri Maria Aprile e Pietro Lanza Peluso), storie che come nel suo stile sono concetti che valgono la pena di raccontare con il suo umorismo e con la sua autentica fantasia.
Bravo Ottavio, ci voleva proprio! Auguri, Ad Maiora preziosa persona e generoso amico…

Dottor Michelangelo Riemma
(Uomo di cultura, scrittore, professore, dirigente scolastico, ex sindaco della città di Acerra)
 

 

Interpreti:
Ottavio Buonomo, I Cantori del Cuore (Costanza Tagliamonte, Carla Puzone, Andrea Di Nardo, Chiara Di Nardo, Cristina Di Nardo, Aldo Calabrese), Claudio Serao, Ferdinando Smaldone, Paolo De Pascale, Maria Aprile, Anna Giuliano, Raffaele Petrazzuolo, Luca Farucci, Gerardo Carola, Giuliana Labella, Marina Maffei, Francesco Quintile, Carmela Esposito e Luca Mozzillo.


VOCE FUORI CAMPO: LUCA SEPE

 

Trama di una storia vera mai accaduta
(a cura di Paolo Driussi, consulente artistico)

“Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto” è una storia che attraversa quasi un secolo di vita e di scena. Un telegiornale annuncia che si sta spegnendo uno dei più grandi attori del mondo, Carlo Bindi. Lo stesso attore però, invitando il pubblico a diffidare dei mass media, propone di essere lui a raccontare la sua “vera” storia.

Racconta degli anni venti, dell'infanzia trascorsa in un popolare quartiere di Roma, unico figlio di modesti genitori. Divorato da una straordinaria ambizione, intraprende la propria carriera nel mondo dello spettacolo. Ricorda i suoi esordi nell'avanspettacolo, su palcoscenici più famosi accanto alle stelle del varietà, fino a divenire un attore cinematografico di fama internazionale.
Ad un provino incontra Paoletta, che diverrà sua moglie, e Federico, di cui sarà amico per tutta la vita. In realtà, il racconto di Bindi è soggettivo. Svolge il suo mestiere, occupandosi unicamente del proprio successo. Lui vive una vita d’arte, senza sapere mai cosa realmente gli accade intorno.
Paoletta ha messo da parte i propri sogni di carriera nel teatro, per essere solo una moglie. E' una donna apparentemente dolce e buona, che però cova in sé una meta oscura pronta a esplodere.
Federico, che non ha mai conosciuto affermazioni professionali, vive perseguitato dall'invidia e da una vita senza amore, è l'amico di cui Carlo Bindi si fida, senza arrivare mai a conoscerne la vera natura.
Intorno a loro, si muovono figure dimesse (come i genitori di Carlo, privi di ogni ambizione) e suadenti o esasperatamente surreali, frivole e senz’anima.
La storia di Bindi è quella di un uomo imprigionato nella ricerca del successo, nel mantenimento dello stesso, fino all'inevitabile declino. Memorie e realtà si intrecciano e si sovrappongono a configurare una crisi che è umana, artistica ed etica.

E’ uno spettacolo inedito in tutto e per tutto, anche nei tempi. Si ha la percezione che il primo tempo sia un “lungo prologo” e il secondo tempo un “lungo finale”. La storia è cucita da Ottavio che da autore e anche da grande maschera e straordinario protagonista (nel ruolo più difficile mai recitato), sa miscelare con poesia e con sottile ironia, la fantasia e la realtà regalando una interpretazione visionaria in cui l’assurdo abbraccia con passione la comicità.

Grazie all’attenta analisi dei registi (Buonomo e Aprile), del coordinatore di regia ed ottimizzatore Ferdinando Smaldone, dell’aiuto regia Andrea Di Nardo e di attori provenienti da vari percorsi d’arte e di vita, il tutto viene presentato con massima cura dei particolari, soprattutto attraverso un linguaggio che si adegua ai tempi e che nel copione vediamo modificare di scena in scena. Ed ogni frammento, ogni battuta, ogni sguardo, fa grande quest’opera che rappresenta anche la maturazione artistica di tanti valenti protagonisti della scena moderna.

Il protagonista Carlo Bindi, personaggio che non possiamo catalogare né etichettare, ci conduce nella sua dimensione, distaccandosi dalla retorica e facendosi rapire dal ricordo, rivivendolo con piacere. Con apparente svagatezza, va a fondo in temi come l'arte, la memoria, il tempo, la contraddittorietà e la problematicità all'interno dell'uomo. Si alterna il passato con il presente, ma il tempo non esiste, o forse sì. Una delle principali preoccupazioni del protagonista è proprio quella di fermare il tempo.
Nel monologo finale, Carlo Bindi proverà a dire qualcosa che nessuno mai ascolterà…
La carriera del grande attore, comincia e finisce in teatro… forse l’unico vero grande amore. Il teatro si rinnova con la sua metafora.
 

 

Un ritratto affascinante, spietato e preciso del mondo dello spettacolo

“Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto” disegna un ritratto affascinante, spietato e preciso del mondo dello spettacolo. La scena, dagli anni Trenta al Duemila ha subito numerosi cambiamenti. Questa commedia musicale ne ripercorre le tappe fondamentali: il teatro di rivista e avanspettacolo (macchiette, balletti esotici), il cinema dei telefoni bianchi, il teatro comico dialettale, l’avvento della televisione in bianco e nero (dai primi programmi con Bongiorno e Carosello), il cinema hollywoodiano degli anni Cinquanta e Sessanta che produceva grandi capolavori e sfornava nuovi divi di fama mondiale, la commedia sexy degli anni Ottanta fino ad arrivare al reality show.
Tanti sono i riferimenti e citazioni di opere teatrali e cinematografiche: per esempio “Merci” (Daniel Pennac), “Natale in casa Cupiello” e “L’arte della commedia” (Eduardo De Filippo), “Taxi a due piazze” (di Ray Cooney) e di film come “Quarto potere” di Orson Welles, “La sequenza del fiore di carta” (Pier Paolo Pasolini), “Tempi moderni”, “Il grande dittatore” e “Luci della ribalta” (tutti di Charlie Chaplin).
Nel primo atto è presente un intero sketch di varietà che si ispira a successi popolari dalla risata facile basati sul doppio senso come “La purghetta”, “Dal dentista”, “La cinquecento”, “La compagnia” e “I tesorini”.


La voce di… LUCA SEPE!

“La voce del tempo” è quella di Luca Sepe, uno dei personaggi più rappresentativi del panorama artistico contemporaneo. Cantautore (anche un Festival di Sanremo nel curriculum), arrangiatore, attore, produttore, speaker radiofonico. Lunga e piena di successi la carriera dell’artista che amichevolmente ha accettato di partecipare allo spettacolo con la sua nota, notissima “voce”. Suoi anche i famosi “pezzotti” incisi con Antonio Manganiello (Lavezzi, Quagliarella è bello!, Maradona no!)

 

La musica e le canzoni dell’opera:

Le registrazioni delle basi e dei cori sono state effettuate negli studi privati del maestro Pietro Lanza Peluso siti in Casalnuovo di Napoli dal gennaio 2010.
Arrangiamenti e direzione di Pietro Lanza Peluso – Arrangiamenti vocali di Maria Aprile
Cori: Cantori del Cuore, Ottavio Buonomo, Maria Aprile.
Mixaggi di Pietro Lanza Peluso, Andrea Di Nardo e Ottavio Buonomo.
Le canzoni sono cantate da (nell’ordine): Maria Aprile, I Cantori del Cuore (Aldo Calabrese, Andrea Di Nardo, Chiara Di Nardo, Cristina Di Nardo, Carla Puzone, Costanza Tagliamonte), Ottavio Buonomo, Claudio Serao e Paolo De Pascale.

Primo tempo

- Oltre l’orizzonte (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Maria Aprile) (Il domani…)
- Il Curucu (Buonomo – Aprile)
(I Cantori del Cuore) (L’avanspettacolo)
- Me fa male duttò! (Duraccio – Aprile)
(Ottavio Buonomo) (La macchietta napoletana)
- Magnificamente! (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Cristina Di Nardo) (La soubrette Sophie De Paris… d’Italie)
- Cinefinzione (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Ottavio Buonomo e Chiara Di Nardo) (Un bacio finto è un bacio che non si da…)
- Quale verità? (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Carla Puzone) (La fragilità di Paoletta)
- Comincia adesso il vero show (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Chiara Di Nardo) (Fiorenza)

 

Secondo tempo

- Chissà che c’ho (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Ottavio Buonomo) (La riflessione di Federico)
- Lui non sa (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Andrea Di Nardo) (la coscienza di Federico)
- Le giornate son trantran (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(I Cantori del Cuore, Maria Aprile, Paolo De Pascale, Claudio Serao) (Mah!)
- I campioni del Teatro Italiano (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Ottavio Buonomo e I Cantori del Cuore) (Un omaggio al Nostro Teatro)
- Cosa combina la tv! (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Aldo Calabrese e I Cantori del Cuore) (La tv in rap)
- Il dolore di un addio (Aprile)
(Costanza Tagliamonte) (... Carlo Bindi allo specchio)
- Quel cappello nella mano (Buonomo – Aprile – Lanza Peluso)
(Tutto il cast) (… l’ultimo saluto al grande Carlo Bindi)

Temi musicali: “La lumaca sul cappotto” e “Il fiore nascosto”, “Il telegiornale” (primo atto), “Le stelle del varietà” (primo atto) “Marcia di quei tempi” (primo atto),“Le parole di Jessica” (secondo atto).

Alla colonna sonora si unisce una registrazione originale del brano “I’m gettin’ sentimental over you” (Bassman) nell’esecuzione di Tommy Dorsey e la sua orchestra.

Il testo di “Me fa male duttò” è di Edmondo Duraccio, noto autore di brani per interpreti come Nino Soprano e Giovanna Nocetti.
Un ringraziamento particolare al rapper Marco Tiscione per l’importante consulenza.


Giovedì 23 settembre 2010:

… L’UMANITA’ E L’ARTE DI TOTO’ RIVIVONO NEL PROLOGO DELLA NUOVA COMMEDIA MUSICALE DI OTTAVIO BUONOMO!

Il 12 novembre 2010, l’attore e regista Ottavio Buonomo, debutta con “Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto”, la nuova commedia musicale che ha scritto e diretto e che conta un cast ricchissimo (20 attori, 8 ballerini, 3 figuranti e una voce fuori campo).

La storia che racconta è quella di Carlo Bindi, un attore nato a Roma negli anni Venti e cresciuto nell’avanspettacolo e nella rivista, prima ammiratore di grandi del palcoscenico come Totò, Erminio Macario e Nino Taranto e poi collega.

E’ un personaggio immaginario, fantastico, ma attraverso il quale si possono rivivere gli anni più straordinari dello spettacolo italiano, cominciando appunto dal “teatro leggero”, dalle tavole che videro le macchiette di Totò con l’imitazione di Gustavo De Marco, i “giochi di luce” di  Ettore Petrolini, il ciuffetto di Erminio Macario. Quel tipo di spettacolo che poi, grazie a Pietro Garinei e Sandro Giovannini, sarebbe divenuto la “commedia musicale italiana”.

Ed Ottavio Buonomo, nella storia travolgente e che si consuma in due ore di scena con ritmi e tempi serratissimi, inserisce il suo grande amore, il principe Antonio De Curtis in arte Totò.

Infatti nella prima scena, quando il protagonista è ancora bambino, si racconta di una infanzia povera vissuta a Roma. Il piccolo Carlo, già affascinato dal mondo del Teatro, riesce ad intrufolarsi dietro le quinte per conoscere i suoi “miti”. Ed una sera incontra Totò, protagonista a Roma di uno dei tanti successi teatrali. Il piccolo Carlo, tornato a casa dai genitori, poveri e privi di ogni ambizione, confessa che il Principe gli ha “messo una mano in testa” e gli ha fatto un piccolo regalo. Nessuno crede al piccolo Carlo… ma da grande Bindi rivelerà che l’omaggio di Totò l’ha sempre portato con se, nella scatola del trucco… il vero tesoro di ogni attore!

Si sottolinea la bontà di Totò e l’amore che aveva verso i “deboli”, i più poveri, quei ragazzini vestiti con abiti leggerissimi anche in inverno a causa della miseria, quella vera. Anche lui era stato uno “scugnizzo” della Sanità, a Napoli, e spesso, per nascondere i miseri indumenti, indossava un grande cappotto anche d’estate. Dai vicoli di Napoli ai quartieri di Roma non c’è molta differenza. Cambia il dialetto, forse, qualche calzino in più sorretto da un filo di ferro e due mollette, ma la fame è sempre fame e la povertà ha una sola faccia, così come la vera arte, che nasce proprio dalla povertà.

Totò soleva ripetere “Non si può far ridere se non si conosce la fame, la miseria, il desiderio di un caffellatte…”. Gli stessi desideri e le stesse sventure che accomunano il piccolo Antonio e il giovanissimo Carlo Bindi, il protagonista di questa storia.

E Totò viene citato anche in una canzone del secondo atto dal titolo “I campioni del Teatro Italiano”: in quattro minuti, Ottavio (con il coro de I Cantori del Cuore in una cornice straordinaria e di effetto curata dalla coreografa Maria Rosaria Vitolo), rievoca i grandi della Nostra Scena… infatti l’ultimo verso della prima strofa cita testualmente “Mistero Buffo di Dario Fo e la rivista di Totò”.

E siccome Buonomo non dimentica che già nel 1990 imitava nei teatrini della provincia di Napoli le “mosse” di Totò, anche in questo spettacolo ci offre un accenno della recitazione “marionettistica” e “mimica” del più grande comico del mondo. Pezzo forte di Ottavio è far roteare il braccio destro in senso antiorario dando una piccola spinta con la mano sinistra. Era una caratterista del personaggio Totò. Infatti l'attore non rinunciò mai a quel gesto da marionetta disarticolata, tanto da riproporlo anche negli ultimi anni di vita e di scena in film di successo ed in televisione (a “Studio Uno” con Mina, quando interpretò anche la bellissima “Baciami”).

L’amore “artistico” per Totò, Ottavio Buonomo lo ha dimostrato sempre, non solo agli inizi degli anni Novanta, quando piccolissimo si divertiva ad imitarlo prima di scegliere per la vita “il mestiere dell’attore”. Ottavio ha inciso diverse canzoni di Totò, su tutte una bellissima “Malafemmena” voce e piano, inclusa nell’ album “Era e sarà” del 2009. Non mancano poi "riferimenti" alle espressioni tipiche della recitazione dell'artista.

Nel 2010 poi, Ottavio è stato ospite come “supporter di Totò” nella puntata finale de “Il più grande italiano di tutti i tempi”, programma televisivo in onda su Rai Due condotto da Francesco Facchinetti e Martina Stella. Ottavio, invitato ad intervenire in diretta, parlò della grandezza di Totò, sia a livello artistico che umano. Ricordò anche cosa disse Gerardine Chaplin, figlia di Charlie, quando fu ospite della Piedigrotta a Napolin le 2009… “Mio padre era geloso di Totò”… e Totò considerava Chaplin come un grande maestro, come ha più volte rimarcato in interviste radiofoniche e televisive. Due grandi del nostro spettacolo che non a caso, sono stati anche i due miti e grandi ispiratori dell’arte di Ottavio Buonomo che proprio con “Il fiore nascosto e la lumaca sul cappotto” festeggia i venti anni d’amore con la scena.

L’autore, sa miscelare con poesia e con sottile ironia, la fantasia e la realtà regalando una interpretazione visionaria in cui l’assurdo abbraccia con passione la comicità. La storia di Carlo Bindi è quella di un uomo imprigionato nella ricerca del successo, nel mantenimento dello stesso, fino all'inevitabile declino. Memorie e realtà si intrecciano e si sovrappongono a configurare una crisi che è umana, artistica ed etica.

Per questa nuova commedia musicale, Ottavio schiera un cast di tutto rispetto. La voce fuori campo è quella nota di Luca Sepe. L’appuntamento è per il 12 novembre 2010 alla Multisala Magic Vision in Casalnuovo di Napoli (Na).

Per informazioni tel. 081 5206644 – ilteatrodiottavio@live.it

P.D.


Lunedì 13 settembre 2010:

BUON COMPLEANNO SIGNOR COMICO!

Ottavio quest'anno festeggia il suo compleanno a teatro con un grande spettacolo in cui canta e recita. Infatti il 23 ottobre 2010 al TEATRO ANTONIO SORRENTINO di Villaricca (Na), Ottavio sarà protagonista di "Buon compleanno signor comico!", una serata speciale in cui l'artista canterà macchiette, si esibirà in monologhi e parlerà della sua carriera, degli inizi con le imitazioni di Totò. Un campionario della sua grande comicità. La prevendita è già cominciata.

TEATRO ANTONIO SORRENTINO, ore 20.30 - Buon compleanno signor comico! (Spettacolo nato per festeggiare il primo quarto di secolo dell'artista). BIGLIETTO PIENO: Euro 10. BIGLIETTO RIDOTTO (per bambini e ragazzi fino ai 15 anni): EURO 5. Compresi nell'ingresso bibita e consumazione (un trancio di pizza al tavolo). MAX 70 POSTI!

La serata è organizzata da Francesco Chiaese e Maria Rosaria Salemme, artisti napoletani e direttori del Teatro Sorrentino di Villaricca, con la partecipazione dell'attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo Enzo Di Santo, che quest'anno ha diretto Ottavio nella commedia "Spudoratamente insieme".

Inoltre il 7 ottobre 2010, Ottavio sarà al BAR "YOUNITE" di Acerra (Na) in via Francesco Petrella, con uno straordinario live. Da non perdere!!!

A presto con altre novità...


Sabato 14 agosto 2010:

ONE MAN SHOW per OTTAVIO BUONOMO

GIA’ DALLA PRIMA VOLTA CHE TI SONO VISTA… è il nuovo spettacolo dell’attore e regista napoletano Ottavio Buonomo, alle prese con un divertente monologo e una serie di macchiette classiche napoletane e alcuni suoi brani già noti al pubblico.

Ottavio spazia negli argomenti più vari, offrendo un campionario della sua comicità. Espressioni, pause, battute a raffica, improvvisazione in quasi 100 minuti di spettacolo. Si parla dell’amore, si parla dei “mariti delle amiche”, si parla di “Facebook” e dei telefoni cellulari, si parla di donne in carriera, si parla di scuola… e Ottavio gioca anche con i classici del Teatro, riesce a conversare con se stesso in “LINEA DI PIACERE”, esilarante “monologo-dialogo”.

Lo spettacolo debutta il 15 agosto 2010 a Campitello Matese, provincia di Campobasso. Seconda data a Morcone, provincia di Benevento, il 22 agosto.

Da non perdere…


Lunedì 26 luglio 2010:

OTTAVIO BUONOMO prepara la PICCOLA ANTOLOGIA DELLA RISATA NAPOLETANA

In questi giorni, Ottavio sta registrando la "piccola antologia della Risata Napoletana", una serie di quattro album (uno già realizzato con ben 10 macchiette) di prossima pubblicazione. Una bella iniziativa che vede l'artista impegnato con il meglio del suo repertorio comico. Come sempre, accanto ad Ottavio troviamo il maestro Pietro Lanza Peluso, che segue tutte le registrazioni curando anche la parte "vocale". Ottavio in questi brani da prova delle straordinarie qualità interpretative, esplodendo con la sua vis comica, il suo talento, la sua arte.

Il titolo del primo volume (il primo album) è "Già dalla prima volta che ti sono visto" e comprende brani come "Io, mammeta e tu", "'O vascio" e "Fatte fà 'a foto". Da non perdere!


Lunedì 5 luglio 2010:

TOUR ESTATE 2010

10/07/2010 ... Villa "Meravilla" (Massa di Somma, Na) - FESTA IN PIAZZA con I 4 PASSI, gruppo formato da OTTAVIO BUONOMO, MARIA APRILE, ANDREA DI NARDO e CHIARA DI NARDO. Apre la serata il cantante SAL DI NAPOLI. Evento a cura dell'Associazione Millennio con il Patrocinio del Comune di Acerra.

Ottavio canterà per la prima volta in pubblico la "Canzone dei Mondiali del 2010".

 

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