ARCHIVIO NEWS: Luglio - Dicembre 2005


 

Domenica 25 dicembre 2005:

AUGURI DI BUON NATALE

Voglio augurare con il cuore un Buon Natale a tutti, sperando che questo giorno possa essere per voi un giorno di pace, di felicità, d'amore e di serenità.

Ottavio Buonomo


Sabato 24 dicembre 2005:

Mancano pochi giorni alla Settima Edizione dello spettacolo "La befana vien di notte" organizzato dalle Voci del Cuore. Lo spettacolo sarà presentato da Ottavio affiancato da Valeria Arina. Ottavio ha chiesto la libertà di scena e ... gli è stata concessa, infatti nessuno saprà cosa farà Ottavio nei suoi spazi. L'appuntamento, dunque, è per tutti il 3 gennaio 2006 al "Teatro Italia" di Acerra alle ore 19.00.


Domenica 18 dicembre 2005:

Articolo del forum del sito ufficiale: TE PIACE ANCORA 'O PRESEPIO (La vigilia di Natale)

Chissà cosa penserebbe oggi il signor Cupiello del Presepe.
Manterrebbe il suo credo, difendendo l'arte di una grande e secolare tradizione, oppure nei giorni che precedono il Natale, andrebbe a comprare il "Presepe bello e fatto" in uno di quei grandi centri commerciali affollatissimi in questo periodo?
Chissà se il Signor Cupiello riuscisse a concentrarsi tra un computer collegato in internet, un nipotino che scarica la suoneria di "Tu scendi dalle stelle" sul videofonino e una moglie intenta a telefonare ad un fast-food per ordinare un chilogrammo di patatine fritte da abbinare al tradizionale piatto di spaghetti ai frutti di mare. Chissà se il Signor Cupiello, ibernato dal 1931, uscendo di casa ritroverebbe quella atmosfera che caratterizzava l'antivigilia (la corsa per comprare i regali, il capitone, le vongole, i calamari, le lettere, la conta dei partecipanti alla tavolata del giorno dopo) e la Vigilia di Natale, che per i Napoletani, rimane uno dei giorni più importanti dell'anno. Chissà se il signor Cupiello, dallo sguardo vigile e attento, certosino nella realizzazione della sua "opera d'arte" riuscisse a trovare ciò che desidera. Per fortuna, le risposte non sono poi quelle che qualcuno crede. L'atmosfera natalizia a Napoli c'è sempre, il mondo potrà proporre auto voltanti senza marmitta, dieci modelli di cellulari nuovi ogni mese, reti internet superveloci, ma ai Napoletani non potrà mai togliere l'attesa del Natale, il piacere di passare le festività tra struffoli, mustaccioli, susamielle, pizzette di vino cotto e roccocò. Il mondo non potrà mai togliere ai napoletani la fantasia di essere registi di se stessi in queste feste colorate. Il mondo non potrò mai togliere ai napoletani l'arte della costruzione del Presepe. Ad esempio, c'è una zona di Napoli (San Gregorio Armeno) in cui è sempre Natale, montagne di pastori, la lavandaia in movimento, il mulinello con l'acqua "vera", la fontanella, le pecorelle in gesso, Benino (il dormiente) in stoffa e terracotta. E per le strade, già dall'ultima domenica d'Avvento, c'è una atmosfera particolare, un incantesimo destinato a durare tre settimane. Odori, colori, sapori, rumori di passi veloci, voci in lontananza, strilla, zampognari.
Il Signor Cupiello potrebbe non farci caso al nipote. Ma pensate alla loro discussione ... cosa penserà il signor Cupiello se cercherà un aiuto nella costruzione del Presepe e il nipote dalla sua postazione internet dirà "'O nò sto naviganno" ... certamente il Signor Cupiello lo guarderà, e con la sua voce curiosa apostroferà "Ma comme stai naviganno sì l'acqua ancora nun l'aggia miso? Nun vide 'ca nun aggia miso manco 'a capanna "mmiezzo?..." e, con curiosità, sforzandosi di capire come il nipote stesse navigando, continua tranquillo il suo lavoro.


Sabato 17 dicembre 2005:

Questo pomeriggio, alle ore 17.30, le Voci del Cuore saranno protagonisti di uno spettacolo per Telethon organizzato dall'Ufficio delle Imposte "Napoli 4". Presenteranno lo spettacolo Ottavio Buonomo e Valeria Arina.


Domenica 11 dicembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: IL CARRETTO NATALIZIO

Ogni età ha le sua fantasie. Da bambino io creavo il "Carretto natalizio", mentre in televisione c'erano i programmi di beneficenza, i programmi con i bambini che cantano versioni italiane di canti natalizi come "Jingle bells" e "White Christmas", i programmi dove intervistano qualcuno che si lamenta che i prezzi sono aumentati mentre stringe tra le mani quattro o cinque buste con prodotti delle marche più costose.
Cos'era il carretto natalizio? Dunque, io avevo la miniatura di carrettino siciliano nella sala da pranzo. Le ruote funzionavano, il carrettino "camminava" con le spinte che una mano di un bambino di 7 o 8 anni può dare. C'era il cavalluccio bianco con i pennacchi in testa. I colori erano straordinario, sembrava un oggetto venuto dal Paese dei Balocchi. Per me rappresentava qualcosa di magico, di meraviglioso. Era un opera d'arte non soltanto perchè fosse stato realizzato a mano da un abile artigiano di Palermo, ma perchè riusciva a suscitare in me emozioni incredibili.
Comunque, a metà dicembre, univo al carrettino i pastori del presepe come se fossero marcianti, come se fossero gente in processione. Nello spazio retrostante del carrettino stesso ponevo caramelle, pezzi di cioccolata, festoni e fiorellini. Poi con il nastro adesivo univo dietro al carrettino qualsiasi cosa. Nella "processione" che seguiva il carretto c'era un alberello di pochi centimetri che facevo portare dai "soldatini", in realtà mettevo due soldatini (quelli verdi con la base, quelli di plastica, quelli che attualmente soffrono di disoccupazione causa playstation) ai lati. Però cercavo di non mettere i soldatini armati.
Facevo camminare il carrettino per tutta la casa, dal corridoio centrale alla sala da pranzo, dalla mia stanza (dove costruivo il presepe e l'albero di Natale più alto di me) ala cucina. Mi divertito. L'inizio della costruzione del carrettino era, per me, il giorno in cui cominciavano i festeggiamenti per il Natale, che coincideva anche con la chiusura delle scuole e con la preparazione dei dolci tipici che, ancora oggi, mia madre fa a pochissimi giorni dalla Vigilia di Natale.
E' passato tanto tempo? ... Forse, ma oggi io, ho tanta voglia di costruire ancora un altro. Chi mi aiuta?!

 


Giovedì 8 dicembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: QUEI VECCHI SCATOLONI DI NATALE (IL GIORNO DELL'IMMACOLATA)

Nel giorno dell'Immacolata comincia ufficialmente il "periodo natalizio", in molte case infatti c'è chi tira giù dai mobili scatoloni impolverati con l'albero di Natale da montare, le stelline, i festoni e le palline colorate e... il Presepe con i pastori, qualcuno con la testa rotta c'è sempre, ormai è una tradizione pure quella, ma essere un "pastore sfortunato" non significa essere un pastore destinato a minor vita. L'anima e il volto di quel pastore continueranno a vivere nel mondo del Presepe se la "testa rotta" la si mette dietro una finestra come se stesse qualcuno affacciato; il personaggio così, avrà ancora lunga vita e tanto da "raccontare".
Gli scatoloni impolverati sono la mia passione, tante volto ci ritrovo cose che non ricordo di avere. Un anno addirittura mi ritrovai con alcune casette del presepe di cartone e tempera che non ricordavo quando le avessi comprate (se le ho comprate).
Oggi c'è una bella aria di festa. I negozi aperti con le vetrine appannate dal freddo, ma così luminose e colorate che anche di sera sembra mezzogiorno. Le chiese sono affollate.
C'è un dolce profumo nell'aria, e le strade sembrano tappeti di case reali, tutte addobbate con le stelle di Natale rosse, così grandi, così belle e così classiche, che sembra di camminare per quei sentieri colorati raccontanti nelle fiabe.


Mercoledì 7 dicembre 2005:

Il 3 gennaio 2006 al Teatro Italia di Acerra si svolgerà la VII Edizione de "La Befana vien di notte", lo spettacolo organizzato dalle Voci del Cuore col patrocinio del Comune di Acerra (Na). Anche quest'anno lo spettacolo sarà presentato da Ottavio Buonomo con la partecipazione di Valeria Arina. Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale delle VOCI DEL CUORE, accessibile dalla home page di Pamabù.


Martedì 6 dicembre 2005:

Pubblichiamo un nuovo testo di Ottavio dal titolo "Preghiera d'amore". Questo brano inedito non andrà a completare una raccolta di poesie in preparazione o sarà cantato per un cd, ma verrà eseguito (cantato o recitato) in spettacoli dal vivo, e molto probabilmente ci sarà l'incisione del testo recitato dallo stesso Ottavio che si potrà scaricare in internet gratuitamente per concessione dell'autore.

PREGHIERA D'AMORE

Stanno facendo nuovi studi
per capire dove Tu sei nato,
e stanno cercando tante risposte
che non troveranno mai,
e qualcuno che mette in dubbio
la tua esistenza e la tua potenza
è una persona che non ha mai provato
il nettare amaro della sofferenza.

Perdonami Signore se,
scrivendo d'amore ti do del Tu,
ma mi sento più vicino a te
come quando in silenzio Ti prego.
Da quando ho un angelo vicino a me,
mi sento molto più legato a te, forse
perchè un miracolo così, confesso
non l'avrei sperato mai.

Signore mio che hai dipinto il sole,
che fai dell'acqua il cibo dei fiori,
Ti ringrazio di avermi donato la vita
e poi la protezione di un dolce angelo,
Ti ringrazio di avermi insegnato
come riuscire ad amare chi m'ama.
Ti ringrazio di avermi dato la fantasia
per fare del mio Amore una poesia ...

Copyright © 2005 Ottavio Buonomo - Pamabù. All Right Reserved

"E' una canzone che ho dedicato ad una persona speciale, che mi è vicina in tutti i momenti. Un regalo che faccio prima di tutti a lei, e poi a chi troverà in questo testo il senso che io ho voluto dargli, e poi anche  me. Spero che questa mia Preghiera d'amore sia un bel dono per il Natale ormai alle porte, un Natale che possa portare amore a tutti, la serenità da sempre cercata e possa far avverare qualche desiderio. Basta crederci!".


Domenica 4 dicembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: LA SECONDA DOMENICA D'AVVENTO

A me, il clima natalizio piace tantissimo. Sarà perchè l'attesa si fa ogni giorno più impaziente, sarà perchè nelle scuole sento i bambini cantare e li vedo nei cortili spaziosi che stanno provando la recita, sarà perchè in televisione ogni due minuti c'è la pubblicità di uno spumante, di un panettone, di un pandoro, dei torroncini e delle decorazioni natalizie, sarà perchè sui giornali insegnano come costruirsi le palle da mettere sull'albero anche se poi quasi tutti con poca fantasia vanno a comprarle in un centro commerciale della zona insieme con pastori del presepe in plastica e festoni che ogni anno rimpiazzano quelli del precente.
Il Natale sta arrivando lentamente, con le dovute raccomandazioni, con i prezzi che aumentano (ma poi, si sa, compriamo tutto lo stesso, capaci anche di fare il digiuno nei giorni non festivi, ma i cenoni, i grandi pranzi delle feste, le "magnate" bisogna farle).
Oggi è la seconda domenica d'Avvento, e sono arrivati già gli zampognari. L'aria di festa comincia a coinvolgere tutti, anche i commercianti, che resteranno aperti anche di domenica e metteranno a vista di passante la "roba di Natale".
Chi espone i biscotti allo zenzero, chi le montagne di struffoli, chi i mustaccioli e i roccocò, chi il panettone e chi il pandoro, chi le "castagne del prete" e chi i marroni nei sacchetti retinati da cinque chili, chi mozzarelle, prosciutti e pancette coppate, chi vongole, calamari, capitoni, seppie, anguille, e chi olive verdi, olive nere, olii, vini. E c'è anche chi non espone cibo ma addobbi vari che siano di fabbrica o fatti in casa come i centrini fatti ad uncinetto o le casette di cartone del presepe, come i quadretti con gli angeli o i gadget da mettere fuori le porte di casa in segno di festa.
Insomma, il Natale sta arrivando. Fatevi un giro nelle scuole elementari e vedrete che i bambini recitano la poesia. Fatevi un giro nelle chiese e negli oratori, vedrete che si preparano presepi, canti e tombolate. Anche in internet c'è aria di Natale. Anche sui giornali.
Anche nella lista di suonerie per il cellulare ...


Domenica 27 novembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: LA DOLCEZZA NON HA ETA'

Verrebbe da sospirare "La dolcezza non ha età" guardando una immagine che raffigura tre angeli con Gesù Bambino illuminati da una stella cometa (la stella dei Desideri, la stella del cammino). Non sapete che tenerezza mi fa questa immagine, mi fa dimenticare per pochi secondi ricchi di intensità la cattiveria, e mi fa pensare le persone che mi sono vicine e che mi vogliono bene. E gli angeli esistono come esiste l'amore, come esiste il bene, come esiste la dolcezza che non ha età, non ha limiti, non ha vie da seguire.
E' dolce lo sguardo di un bambino che tu offre un biscotto mentre li sta tirando fuori da un pacchetto che ha aperto senza l'aiuto di nessuno, ma da solo, con le sue manine.
E' dolce un abbraccio di due innamorati che si scaldano le mani, e si accarezzano, si baciano, si guardano.
E' dolce la letterina scritta dai bambini delle scuole elementari alle loro famiglie con le solite ma sempre valide promesse come "Sarò più buono" e "Non dirò mai più una bugia".
E' dolce un anziano signore seduto su una panchina nel parco che guarda un cane addormentato sull'erba, mentre gli uccellini, stanchi ma felici, vanno in cerca di cibo.
E' dolce la promessa di una persona innamorata.
E' dolce l'aiuto di un amico.
E' dolce vedere una bambina che chiede "Mi racconti una favola?".
E' dolce camminare per le strade bagnate dalla pioggia, alzando di tanto in tanto gli occhi per vedere come camminano le nuvole, cercando di dare forma a quelle montagne di zucchero filato che si perdono nel vento.
E' dolce cantare la ninna nanna.
E' dolce ricevere un regalo, ma è ancora più dolce farlo.
E' dolce il panettone. E' dolce la cioccolata. E' dolce il miele. E' dolce il pan di Spagna. E' dolce la panna. E' dolce la vaniglia.
E' dolce il sole quando tramonta e umilmente fa spazio alla luna.
E' dolce una immagine che raffigura tre angeli con il bambin Gesù.

 


Mercoledì 16 novembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: I GIORNI

Non sono giorni freddi questi, ma neanche caldi. Sono giorni. Il giorno non è un arco di tempo formato da ventiquattro ore e dai minuti e secondi che le compongono, il giorno è uno spazio di tempo, è come la trama di un film, il titolo è la data.
Ad esempio, io sono nato il 22 ottobre 1985.
Il titolo è "22 ottobre 1985", il protagonista sono io, i co-protagonisti i miei genitori, e il resto fondamentali figuranti. Fondamentali perchè senza di loro il film non sarebbe riuscito, senza il loro aiuto, il loro contributo, le loro parole e i loro pensieri. La trama non è esile, anzi, si parla di una vita che sta nascendo, non è un film di guerra, è un film d'amore, non è un film d'azione, ma è un film dove ogni metro di pellicola rende prosa un chilometro di poesia.
I giorni sono come le foglie d'autunno, muoiono ma una poesia può renderle eterne.
I giorni sono come uccelli, cantano per malinconia o per felicità, volano tutto il giorno in cerca di amore, di cibo, di libertà, e di sera stanchi vanno a dormire, mentre in cielo nasce una stella timida.
I giorni sono anniversari, sono quadri senza cornice, sono storie da raccontare, sono pagine di diario.
I giorno sono dolci fruscii di vento che entrano in casa invadendo i nostri spazi, ci avvolgono in un turbine d'amore, un vento che ci ipnotizza, che ci trascina.
I giorni siamo noi, e gli anni le nostre azioni.


Mercoledì 9 novembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: ASPETTARE MINA PER ALCUNI E' COME ASPETTARE NATALE, CAPODANNO E PASQUA!

Io mi rendo conto che per alcuni fans di Mina, aspettare un suo album sia come aspettare il Natale, sia come aspettare la notte di San Silvestro, come aspettare la Pasqua per regalarci a vicenda l'uovo, il cuoricino d'oro e assaggiare insieme la pastiera.
Mina sotto l'albero di Natale. Mina luogo comune della canzone italiana. Mina che si prende le sue giornate nell'anno, Mina che canta Sinatra, Mina che torna indietro e prende lezioni, Mina che fa qualcosa di grande, Mina che si diverte, Mina che si prende gioco, Mina che canta, Mina che parla, Mina che tace, Mina che non c'è, Mina che fa la pubblicità agli altri e non a se stessa, Mina tradizione, Mina evento, Mina storia, Mina che vende, Mina che piange, Mina che sorride, Mina che canta quello che le pare, Mina che conserva cinque brani che non pubblica per ogni nuova produzione discografica, Mina che parla al telefono per strada con il cellulare, Mina mito, Mina mamma, Mina maestra e Mina allieva.
Alcuni stanno facendo addirittura il conto alla rovescia, altri stanno aspettando il giorno dell'uscita del nuovo album come la nascita di un nipotino al quale donare tanto affetto, altri che contano le ore prima che "quel giorno" i negozi di dischi sbocciano come fiorellini all'alba, altri che pensano che se non avranno il nuovo album entro le ore 12 di "quel giorno" potranno anche star male, altri che invece aspettano in silenzio, altri invece che non aspettano, altri che invece scrivono.
Insomma, per i fans di Mina, aspettare un suo nuovo album è un evento, è una data da ricordare.


Domenica 6 novembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: ORE 13,30 - IL RAGU' DELLA DOMENICA A NAPOLI

Alle ore 13.30, in tantissime case di Napoli e della provincia arriva sulle tavole il "Signor Ragù", famosissimo, è stato recitato, cantato, lodato, descritto in versi, prosa, musica, i grandi del teatro e della letteratura napoletana hanno donato frasi al marchio culinario della domenica di tanti partenopei. Dopo le 13 (l'una, è raro chi dice "Mangiamo alle Tredici", tanti dicono addirittura "Mangiamo a miezzighiuorno" ovvero "Mangiamo a mezzogiorno" anche se manngiano alle 2, ovvero "'e ddoje") arriva l'appuntamento fisso con il rosso della domenica, il tentatore dolce, il simbolo di una fratellanza che unisce famigliari, parenti e amici, sembra che il mondo si ferma in un piatto di ziti al ragù, sembra che tutto ciò che il telegiornale dice, lo dice per scherzo (perchè sia ben noto, che la televisione è il sottofondo ideale per il chiasso del pranzo della domenica). E il ragù divide. Il ragù fa politica. Il ragù schiera fazioni, partiti. Il ragù attira la poltrona. Il ragù tenta. E in mezzo a tanto affetto, riconoscenza per questo tipico prodotto, c'è sempre qualcuno che si lascia scappare "Ogni dummeneca sempe 'a stessa cosa. Ce mangiammo sempe 'sta pasta c'a pummarola". Scomunicato dai napoletano colui che così parlò? No, ognuno è libero di fare quello che vuole, di mangiare ciò che gli piace e di dire quello che gli pare. E poi come non tutte le ciambelle riescono col buco, non tutti i ragù riescono a definirsi tali. Ci sono alcuni che nel ragù hanno sempre preferito o la tracchia o l'annecchia. Ci vogliono tutte e due. Non uno si e uno no. Il ragù deve essere saporito, corposo, colorato, denso. Il ragù deve creare fumo, poesia, musica. Deve stuzzicare l'appetito anche di chi non ha fame. I bambini a Napoli, la prima cosa che mangiano dopo il latte non è l'omogeneizzato, ma il ragù di mammà. E intorno al ragù ruota una storia, una vicenda, un programma televisivo interrotTo dalla pubblicità, la polvere sotto la tavola che è stata tolta con lo spray un'ora prima che tutti si mettessero a tavola. Il ragù sulle tavole dei napoletani ha la puntualità di un orologio svizzero. Io sento l'odore di ragù, sento sempre più forte l'odore di ragù ... ma ... s'è bruciato il ragù ... mi sono dimenticato di averlo sul fuoco, mi sono messo a scrivere, e s'è bruciato 'o "rraù ... Speriamo nella bontà della signora a fianco che mi offre gentilmente, per oggi, due piattini di quello che ha preparato, tanto, lo so, ha fatt'o "rraù.


Giovedì 3 novembre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale: TANTA VOGLIA DI TENEREZZA

Ci sono momenti della vita, nei quali mi lascio andare ai ricordi, chiudo gli occhi e penso, immagino, rivivono nella mia mente anche coloro che non ci sono più, si fa strada nella mia anima una lunga fila di persone che manifestano il loro affetto nei miei confronti, ma come sempre, c'è sempre qualcuno che arriva, e ti rovina la festa.
Ci sono dei momenti in cui sembra che non esista la destra e la sinistra, che tutto sommato gli uomini riflettono su quello che fanno reprimendo i loro desideri di odio e di vendetta. Io penso che ogni uomo e ogni donna che vivono in questo mondo, hanno bisogno di sentirsi coccolati come bambini, hanno il diritto di vergognarsi vicino a persone che vedono per la prima volta, e come i bambini devono piangere, devono guardarsi intorno e scoprire che il mondo va avanti in un modo e loro devono attenersi al suo ritmo.
Beato chi ama, chi è amato, e chi lascia che una persona lo ami. Beato chi sta dalla parte dei bambini. Beato chi ascoltando una canzone riesce a commuoversi. Beato chi ha capito che si deve vivere d'amore. Beato chi sa gioire ad un bacio, ad un abbraccio, ad un saluto. Beato chi, ogni tanto, si abbandona alla follia. Beato chi ha rifiutato qualcosa ammettendo la sua incompetenza. Beato chi fa sforzi per insegnare agli altri e ne fa altrettanti per imparare.
Io penso che chi nella vita ascolta sempre la sua voce, e non quella degli altri, finirà presto per odiare ogni cosa che dire.
Chi ha voglia di tenerezza, e sa dove trovarla, chi ha voglia d'amore e sa chi amare, chi ha voglia di capire e sa come riuscirci, chi ha voglia di camminare e sa per quale strada, chi ha voglia di parlare e sa anche con chi, non prenda tempo, lo assecondi!

 


Venerdì 21 ottobre 2005:

Articolo dal forum del sito ufficiale:  OTTAVIO 20 IN DIRETTA INTERNET

Avevo lasciato gli appunti di un discorso sulla mia scrivania. Ieri sera erano qui, tra una tazza macchiata di caffè e dei fogli volanti; volanti come gli uccelli, che da anni ormai, non volano più, ma fanno dei salti in lungo.
Eppure avevo scritto qualcosa che volevo dire. Ma forse, ciò che ho ancora intenzione di dire, lo posso dire anche senza l'ausilio degli appunti. Non vi dico: sarò breve, perchè molto probabilmente, non lo sarò.
Da qualche giorno alcuni sanno che il 22 ottobre compio venti anni, e chi non lo sapeva, l'ha saputo adesso. E io sono uno di quelli che quando si trova in queste occasioni ama dire "Comincia un nuovo decennio" puttosto che "E' passato un altro decennio". Ma comunque i decenni, come la vita, sono fatti di alti e bassi, di gioie e dolori, di qualche ruga in più e di qualche capello in meno.
Se guardo nel mio passato trovo tantissimi ricordi, trovo tanti suoni, immagini, voci, fatti. E sono tutti qui, stampati nella mia mente, come fossero piccoli cortometraggi che vanno a formare un film a episodi.
Non ricordo cosa accadde il 22 ottobre del 1985, ma so di cosa parlano i giornali oggi. Io in venti anni sono cresciuto, insieme con altre persone. Sono cresciuto in altezza, sono cresciuti i miei pensieri, le mie conoscenze.
In tanti anni mi è capitato spesso di essere frainteso, di non essere capito. Ho incontrato tantissime persone, alcune mi hanno insegnato qualcosa, ad altre ho dovuto insegnare io per quelle che ne sapevo, e per quelle che erano le mie possibilità, e in questo non c'entra l'età. Ho imparato da bambini di sette anni e ho insegnato a persone di cinquanta.
Domani compio venti anni, ma io non me li sento. Forse perchè sono rimasto un pò bambino, perchè credo nel domani, perchè ogni mattina quando mi alzo e mi trovo una giornata davanti è come se avessi davanti un grande pezzo di "cocciolata" che sto attento a non mangiare tutto perchè poi potrei sentirmi male, magari ne conservo un pò per gli altri giorni, nei quali magari, di cocciolata non ne trovo.
Negli anni c'è qualcuno che mi ha insegnato a conservare, a pensare prima di fare una cosa, a giudicare quello che è buono per me e quello che no.
C'è un angelo che mi ha insegnato ad amare. C'è il Signore che mi ha insegnato a pregare. La voce di un amico che mi ha consolato, e che mentre dormivo (non sapeva che invece io non dormivo del tutto), mi ha coperto con un piumone per non farmi prendere freddo. La sincerità che arriva anche a far danni, credo, l'ho ereditata da mia madre, quel "vizio" di dire sempre quello che si pensa, senza mai nascondersi.
Recito da quasi quindici anni, e la recitazione mi ha aiutato tante volte, anche se nella vita non ho mai capito come si finge, ogni volta che sono salito su un palcoscenico ho lasciato solo, con un grido di pianto che urlava il mio nome, un ragazzo timido. E quando quel ragazzo timido si è ribellato, ho capito tante cose. Una ribellione pacifista. Una ribellione interiore.
E adesso sono qui: un bambino che più tardi affilerà il rasoio per farsi la barba, con i venti anni conservati nelle tasche del jeans nuovo.
Sono qui: forte e fragile. Commosso. Innamorato. Con in testa show senza reality. Giudicato. Curioso. Avvolto da quel pizzico di follia che non guasta mai. Sono qui con la televisione spenta ed il cellulare acceso. Vivo con chi da motivi per stare in vita. Un pò melodia e un pò rock and roll.
Guardo le mie mani. Hanno toccato documenti, hanno fatto carezze, hanno spezzato il pane, hanno versato bicchieri di acqua, hanno schiaffeggiato, hanno salutato. Si sono unite in segno di vittoria, e ogni giorno che si vive è una vittoria in più.
E penso che ... giudicare è facile, capire è difficile.

Grazie!


Sabato 1 ottobre 2005:

Pamabù presenta "VOCI DEL CUORE ON LINE", il sito ufficiale delle Voci del Cuore accessibile dalla home page. Ecco la presentazione di questo nuovo lavoro prodotto da Ottavio Buonomo e dallo staff di Pamabù:

Le Voci del Cuore on line ?! ... Un sito, che per i fans dell'associazione (e quindi del coro di bambini e dei cantori), è una vera bibbia, suddiviso in nove voci, alle quali si può accedere dalla HOME PAGE. Questo sito è una produzione realizzata dal sito ufficiale di Ottavio Buonomo (impegnato nelle produzioni artistiche  e consigliere dell'Associazione). Questa idealizzazione è un raro esempio all'avanguardia di sito nel sito, con caratteristiche specifiche, che danno l'idea di trovarsi di fronte ad un bosco con vari alberi anziché di fronte ad un albero con vari rami. Insomma l'idea è quella di gemellare Pamabù (sito originale) con altri siti di nuova produzione. In precedenza, lo staff di Pamabù, si era impegnato a costruire un "minisito" dedicato a Claudio Villa, anche questo con accesso diretto dalla home page, anche se il discorso da fare è diverso, perché il lavoro svolto per il grande cantante romano, sembrava essere più una grande sezione che un sito vero è proprio, come invece è stato fatto con le "Voci del Cuore", che comunque è un sito autonomo, che potrebbe essere accessibile anche da un indirizzo autonomo, se non fosse per la lunga digitazione del link esatto. Pamabù ha realizzato con piacere questo lavoro, avvalendosi della collaborazione di Cristina Di Nardo, che con il suo prezioso contributo ha completato ed arricchito la sezione "Discografia", curata, come del resto le altre sezioni, nei minimi particolari. Di seguito potrete trovare una sorta di mappa del sito, con la presentazione di ogni sezione.

Il sito ufficiale di Ottavio Buonomo ha esordito on line nel luglio 2003, grazie all'aiuto di valenti collaboratori, che hanno fatto si che si portassero in web alcune opere scritte da Ottavio Buonomo. Successivamente Pamabù è divenuto un sito molto visitato, e si arricchito con sezioni dedicate e minisiti dedicati a grandi artisti italiani (da notare il minisito dedicato a Totò), spazi dedicati alla poesia e alla prosa, spazi dedicati a giganti della letteratura italiana e straniera, spazi dedicati ad opere inedite e nuove pubblicazioni, l'analisi dell'Ottavio Buonomo "personaggio pubblico" attraverso opinioni, commenti, interviste, gallerie fotografiche, clip audio, e spazi dedicati a viaggi compiuti da Ottavio per spettacoli, per manifestazioni culturali o semplicemente per il piacere e il gusto della scoperta di nuovi luoghi da analizzare attraverso le immagini, le canzoni, la poesia, le emozioni, le sensazioni e talvolta spicciolando in parole i sapori, gli odori e le essenze. Al sito è correlato anche un forum. Il sito ha anche una particolarità: le copertine. Proprio come nelle riviste (in particolar modo i settimanali), a cadenza casuale cambia la "copertina" della home page. Alcuni, presi dalla varietà delle immagini presentate, hanno cominciato a collezionarle. Per la realizzazione di copertine Pamabù si è affidata anche a grandi artisti internazionali, che hanno presentato opere inedite concedendone i diritti. Nell'ottobre 2005 Pamabù presenta il sito ufficiale delle Voci del Cuore, una produzione voluta e quindi curata da Ottavio Buonomo.

Ottavio Buonomo: Sono fiero di quanto ho fatto, o meglio, ho rispettato e realizzato quello che mi ero prefissato di fare. Ho raggiunto questo piccolo grande scopo, lavorando con serenità, ma non solo, anche pensando a chi mi ha dato la possibilità di costruire ciò. Il lavoro è stato tanto, e spero si noti "tra le righe". Ma per le Voci del Cuore io sono disposto anche a farmi in quattro, perché "ci credo", sperando sempre di poter contare sulla fiducia degli altri nei miei confronti, ma di sperare anche che gli altri riconoscano in me la buona fede, e la voglia di realizzare qualcosa che non soddisfi e appaghi me stesso, ma tutta la "squadra". Io spero solo che venga apprezzato il mio lavoro, per quelle che sono le mie possibilità. Mi auguro che questa Associazione sia destinata ad avere lunga vita, e mi impegnerò affinché questo accada. Ma ... non dipende solo dai membri stessi dell'Associazione, dal presidente, dal vicepresidente o dai consiglieri, dipende soprattutto dagli "estranei", dalle loro accoglienze e dalla partecipazione attiva. Voglio sperare che tutto quello che ho fatto, che faccio e che farò, stia dalla parte del giusto e dell'equità. Io, spero sempre di fare un buon lavoro. In ogni cosa che faccio metto il cuore, e dopo, se il caso, anche la voce!


Giovedì 11 agosto 2005:

Le "Voci del Cuore" sono stati ospiti musicali dello spettacolo "Un'Italia fuori dall'Italia", tenutosi a San Giovanni Rotondo (Foggia). Uno spettacolo di beneficenza organizzato da Mimmo Nardo, cantante neomelodico napoletano residente in Svizzera. Testimonial Massimo Giletti e Mario Trevi. Ottavio Buonomo e Maria Aprile hanno presentato il lavoro "Aggiungi un posto a tavola" donando il DVD dello spettacolo da loro diretto, al cast dello spettacolo e donando una medaglia d'argento a Mimmo Nardo per il suo impegno nei riguardi dell'Associaizione.. Tra gli altri ospiti Franco Moreno e il Gruppo Africano Kim.


Giovedì 21 luglio 2005:

Compare nel sito la copertina n. 100!


 

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