L’AMORE CHE NON E’ AMORE


Ho bisogno dell'amore come base per cantare su tante parole che forse non hanno alcun senso ma che potrebbero aiutare me e coloro che mi stanno vicino... soprattutto coloro che non vedo da tempo o che forse ho visto una sola volta...
Sarà forse una malinconia piccola ma non inesistente. In questo periodo mi sento così, fragile... sicuramente innamorato, trasportato da troppi profumi, da idee, da ricordi di momenti trascorsi insieme a tanti visi sorridenti, occhi grandi, capelli lunghi... a volte sembra di vivere all'interno di una canzone di Lucio Battisti... L'amore, vorrei conoscerlo.
Quei baci, vorrei assaporarli senza pensieri, senza l'affanno di una giornata che deve trascorrere in fretta per un nuovo giorno troppo simile a quello passato. Ed intanto cammino, mi nutro di una inquietudine che mi allontana da me.
Ritrovo la mia faccia, le mie mani, la mia voce, solo in scena. Riesco ad essere me stesso solo in scena, quando per forza, non devo essere me stesso. E' difficile spiegarlo, ancor dio più viverlo.
Cammino pensando a me, pensando al passato, pensando a quelle sere in cui non riesco a dormire. Sono tante, sono come le pagine di quel libro che non ho mai letto, un pò per pigrizia, un pò per mancanza di interesse... altri libri invece li ho divorati, ma non portavano la mia firma.
Più chiedo aiuto e più la mia voce si ferma sulle labbra e delicatamente, mi sorride, quasi prendendomi in giro, semplicemente parlandomi d'amore. Quell'amore... quell'amore che forse non è amore...

 

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